Terni, il treno di Natale resta fermo in garage

Il Comune medita lo stop definitivo dopo le accuse di Gianfranco Colasanti (Unmil): «Avvelena i bambini»

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Il percorso era ‘piazza della Repubblica-corso Tacito-piazza Tacito-via 1° magggio-piazza San Francesco-piazza Dalmazia-via Cavour-corso del Popolo-piazza del Duomo-via Aminale-lungoNera Cimarelli-via Carrara-via del Plebiscito’. In loop. Tre euro di biglietto e ‘sconto famiglia’, con il secondo bambino che non pagava.

Il presidente dell'Unmil Gianfranco Colasanti

Il presidente dell’Unmil Gianfranco Colasanti

Lo stop Ma adesso il ‘trenino di Natale’ è fermo. In garage. Motore spento e lucine disattivate. Giovedì mattina in Comune dovrebbero prendere una decisione definitiva, ma dopo aver provato a prendere tempo – «allo studio c’è un cambio di percorso», ipotesi non credibile – da palazzo Spada fanno sapere che a prevalere è il pessimismo: «Difficile che possa essere riattivato, ci sono dei problemi tecnici».

Il caso A sollevare il caso era stato Gianfranco Colasanti, il presidente di Unmil, che aveva tuonato: «Quel trenino avvelena i bambini e deve essere fermato subito», facendo pure intendere che ci sarebbe anche stato un ‘vizio di forma’ alla base della sua circolazione: «Io andrei a verificare se ci sono tutte le autorizzazioni e, nel caso non ci fossero, quale motivo c’è alla base della mancanza», aveva ammiccato.

Il trenino

Il trenino

Il trenino «Quel ‘coso’ – come lo chiama lui – viene mandato in giro per il centro, dicono, per la gioia dei bambini e questo sarebbe molto bello, se non fosse che dal suo tubo di scappamento, che sta a 30 centimetri da terra, esce un fumo nero che finisce direttamente in faccia ai bambini più piccoli, che magari i genitori portano in giro con il passeggino».

Problema noto Comune e Umbria Mobilità (il trenino è suo; ndr) aveva scandito Colasanti, «non possono dire di non sapere, visto che già lo scorso anno erano stati messi di fronte al problema e l’ingegner Riccardo Celi, di Umbria Mobilità, quando gli ho fatto presente questa storia, mi ha dato ragione». Tanto che il trenino è fermo. Almeno per ora.

 

 

 

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