Terni: «Il tribunale è peggio di un mercato rionale»

La denuncia di un avvocato: «Decine di persone costrette ad attendere ore in un corridoio senza finestre. La presidente intervenga»

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«In un tribunale che fino a pochi giorni fa imponeva l’obbligo della mascherina a chiunque entrasse, oggi consente che decine di persone e soprattutto avvocati, se ne stiano ammassati in un corridoio senza finestre. La sensazione è che di noi, non importi nulla a nessuno». A denunciare la situazione, che non è solo relativa al Covid ma al funzionamento del palazzo di Giustizia di Terni, è – martedì mattina – un avvocato. «Un giudice onorario che aveva udienza alle ore 9.30 in una stanza al IV piano, si è presentato, come accade spesso, alle 10.15. Il ruolo (elenco procedimenti da trattare, ndR) prevede udienze brevi accanto ad altre, come quelle in cui devono essere sentiti testimoni, che durano anche un’ora. Ciò, unito alle pause, produce una situazione fatta di ritardi, attese infinite ed evitabili, persone costrette a star lì in attesa. Le mascherine vengono usate da tutti, ma il punto è che gli spazi e le modalità operative, in un momento in cui i contagi stanno risalendo, non mi sembrano affatto logiche nè accettabili». Il confronto è anche con ciò che accade nella vicina procura della Repubblica: «Lì si entra uno per volta e la fila è all’esterno dell’edificio. Qua (in tribunale, ndR) abbiamo assembramenti da mercato rionale. A me non sembra normale né rispettoso».

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