Il lupo perde il pelo ma non il vizio: dopo l’arresto a Terni, scattato ad aprile per aver tentato di truffare un ultra novantenne, ha continuato a raggirare persone per lo più anziane e sole con il solito sistema del ‘finto avvocato’. In pratica contattava le vittime, dicendo che i loro figli/nipoti avevano avuto un problema improvviso – ad esempio un arresto legato ad un incidente stradale – e per risolverlo li convinceva a consegnare soldi e anche oggetti preziosi per pagare le necessaria cauzione e ottenere la liberazione.
Truffe in serie Il soggetto, già noto agli agenti ternani e arrestato lo scorso aprile è G.B., 28enne della Toscana. Questa volta, grazie all’attività messa in atto dagli agenti della polizia di Stato di Firenze, è finito in carcere insieme ad un complice, N.K.G. di 23 anni. I poliziotti fiorentini, insieme ai colleghi della questura di Terni, hanno ricostruito una serie di truffe operate in Toscana e non solo: diversi i colpi realizzati nel centro-nord Italia da parte dei pendolari delle truffe che, dopo aver assunto informazioni sulle vittime, hanno messo in scena il collaudato raggiro, riuscendo a realizzare anche più colpi al giorno.