Terni: «In centro residenti penalizzati»

Nuovo attacco dell’associazione ‘Vivere il centro storico’. Marcello Giovannetti: «Comune e associazioni di categoria come ‘coppia di fatto»

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di Marcello Giovannetti
Presidente dell’associazione ‘Vivere il centro storico’ di Terni

Ci risiamo dobbiamo purtroppo ancora una volta rilevare che in questa giunta comunale, e in particolare in alcuni assessori, la parola partecipazione significa soltanto proprio tornaconto politico e non fattore importante di democrazia.

Ormai da diversi mesi è in atto un tentativo di riportare sul piano del vivere civile la questione ‘Movida’ con incontri e accordi tra (alcuni) gestori dei locali del centro e la nostra associazione.

Tutto ciò perfettamente a conoscenza dell’amministrazione in particolare degli assessori preposti i quali si impegnarono, a suo tempo, a non escludere nessuno, tantomeno la nostra associazione, dalla partecipazione alla discussione sul nuovo regolamento sull’occupazione del suolo pubblico (Piano guida per l’arredo urbano – Norme per l’installazione all’aperto e se suolo pubblico di strutture temporanee a servizio di locali di pubblico esercizio) essendo tali norme importanti sia dal punto di vista commerciale che sociale.

Ma purtroppo alla fine dobbiamo constatare come l’enorme conflitto di interessi condizioni le scelte di alcuni amministratori, e come tale conflitto rispunta nelle occasione riguardanti decisioni che pur coinvolgendo l’intera città, e quindi gli interessi collettivi, vengono gestiti come interessi privati coinvolgendo solo ed esclusivamente i soggetti privati loro affini.

La delibera della giunta comunale numero 29 del 02-03-2016 ha dimostrato quanto sia indissolubile e forte il legame tra questa amministrazione e le associazioni di categoria del commercio, “…tale allegato guida è stato partecipato con le associazioni di categoria (del commercio; ndr) in data 01.03.2016..”, che induce a gettare nel cesso ogni forma di democrazia e partecipazione escludendo sempre ed in ogni occasione i residenti.

Questo è l’ultimo esempio di gestione personale e privatistica del bene pubblico, vogliamo anche ricordare l’accordo fra l’amministrazione e le associazione di categoria del commercio in merito alla sperimentazione sull’apertura della Ztl il prossimo mese di aprile, in forte contraddizione con la limitazione del traffico, per l’inquinamento atmosferico, e l’adozione della ‘zona zero’. Vogliamo rammentare all’amministrazione che i residenti del centro storico, e comunque tutti coloro che risiedono all’interno della Ztl, pagano una cospicua tassa dalla seconda macchina in poi.

Al di la del fatto che c’è, appunto, chi paga una tassa per circolare e chi invece lo farà del tutto gratuitamente, ma almeno quelli che pagano e che risiedono hanno il sacrosanto diritto di essere consultati per poter partecipare a decisioni che li coinvolgono cosi pesantemente?

Tutto viene deciso fra l’amministrazione e le associazioni di categoria del commercio, come una vera e propria coppia di fatto, in sfregio alle più elementari regole di democrazia e trasparenza che, invece, dovrebbero essere ben impressi nella mente e negli atti di un amministratore pubblico.

Noi riteniamo che soprattutto chi non ha interessi di bottega possa dare un contributo fattivo e utile al fine di migliorare la vivibilità, abolire il forte degrado, dare un appeal culturale e turistico al centro storico per migliorare sempre di più l’economia generale della città.

 

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