Terni, dehor in centro: ecco il regolamento

Stabilite le linee guida che i gestori degli esercizi pubblici dovranno rispettare. Due le tipologie stabilite dalla giunta

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di Francesca Torricelli

Era da tempo che alcuni locali del centro cittadino chiedevano il permesso di ‘allargarsi’, realizzando ad esempio aree coperte all’esterno – quelli fini li chiamo dehors, gli altri semplicemente gazebo – per diventare sempre più attraenti e ospitali. Buone notizie per loro perché mercoledì mattina, il documento guida sull’arredo urbano, è stato approvato dalla giunta comunale.

Linee guida «Il movimento nei locali ternani diventa sempre più interessante e le esigenze dei gestori aumentano, ovviamente, sempre di più», spiega l’assessore all’urbanistica Francesco Andreani. «Per questo motivo, martedì mattina si è svolto un incontro con le associazioni di categoria – Confartigianato, Confesercenti, Cna e il consorzio ‘Terni centro’ – per stabilire, insieme a loro, le linee guida per le strutture temporanee per gli esercizi pubblici». Il gruppo di lavoro ha elaborato un documento denominato ‘Norme per l’istallazione all’aperto e su suolo pubblico di strutture temporanee a servizio di locali di pubblico esercizio’.

Terni dehor 4Strutture temporanee Nel documento si legge: «Si definiscono strutture temporanee all’aperto a servizio di locali di pubblico esercizio regolarmente abilitato alla somministrazione, le strutture, facilmente rimovibili, destinate a rispondere a specifiche esigenze temporanee e che non comportino modificazioni permanenti dei luoghi in cui si collocano. Le strutture sono classificabili in due tipologie a seconda del grado d’ingombro e del grado di trasformazione del suolo urbano. Tipologia ‘A’: opere di arredo mobili, tavoli, sedie, ombrelloni, tende, e in inverno corpi riscaldanti con, ove necessaria, un’eventuale pedana per superare dislivelli e suolo in pendenza. Tipologia ‘B’: struttura temporanea con maggior grado di complessità strutturale che oltre a quanto descritto prima, prevedano montanti verticali, paramenti verticali, copertura ombreggiante, tende a rullo scorrevoli, eventuali pedane».

Limitazioni «Per la particolare qualità storica e monumentale – recita il documento -, a piazza della Repubblica, piazza Solferino, piazza Europa, piazza Duomo, piazza San Francesco, piazza dell’Olmo, corso Vecchio, via Roma, via Cavour, via Garibaldi e corso Tacito, al fine di preservarne i caratteri visivi consolidati e d’uso del suolo urbano, è consentita la sola installazione di strutture temporanee della tipologia ‘A’ , cioè di soli tavolini, sedie e ombrelloni (durante la stagione estiva) oltre ai corpi riscaldanti (durante la stagione invernale) in numero contenuto, al fine di limitare l’impatto visivo degli arredi sulle vie».

Il canone Inoltre, il documento sottolinea che «l’occupazione di suolo pubblico per l’installazione di strutture temporanee connesse a pubblici esercizi è soggetta al pagamento del canone di occupazione suolo pubblico. II canone è commisurato alla superficie totale dell’area nella quale il titolare è autorizzato a collocare la struttura. La classificazione delle strade per l’applicazione del canone è quella indicata nel Regolamento per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione della relativa tassa».

Terni dehor 1Attrattività Secondo l’assessore al commercio, Daniela Tedeschi, «un regolamento volto a garantire elementi di decoro urbano non può che andare a vantaggio dell’attrattività per la città e per i gestori dei pubblici esercizi. Sono molto soddisfatta del lavoro interassessorile svolto in piena condivisione con gli operatori del settore, dai quali abbiamo ricevuto molte interessanti proposte».

L’attuazione Deliberato dalla giunta comunale «il documento – spiega Andreani – è pienamente operative e da questo momento, chiunque vorrà realizzare strutture temporanee, dovrà chiedere la concessione al Comune e rispettare i parametri. Per quanto riguarda le strutture già in essere, potranno rimanere così come sono per tre anni, ma poi i gestori dovranno adeguarsi».

ImmagineUna segnalazione Nel frattempo, a incuriosire era stato un gazebo posizionato da un bar affianco alla fontana in piazza Europa. Al Comune, martedì, non risultava nessuna richiesta di autorizzazione e «per questo motivo – aveva spiegato Andreani a umbriaOn – abbiamo subito provveduto a segnalarla». Tanto che, mercoledì, il gazebo era scomparso.

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