Terni, incassati 2 euro a visitatore fra musei e pinacoteca

I numeri del 2019. Eventi in calo del 4% fra organizzazioni dirette e patrocini. Per il Secci un utilizzo posti sopra l’80%

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Eventi culturali ed iniziative a Terni, un tema sul quale si è acceso il dibattito negli ultimi giorni a causa – in particolar modo – del Centro per le Arti Opificio Siri, il Caos. In merito al movimento cittadino è interessante leggere l’aggiornamento contenuto nel report consuntivo 2019 di palazzo Spada: numeri non di certo esaltanti. Non una novità.

«CAMBIARE IL CAOS, A PARTIRE DAL NOME»

Musei e pinacoteca, giù gli incassi

Nel 2019 a Terni – spazi museali ed espositivi per poco meno di 7.000 metri quadrati  – ci sono stati 17.546 visitatori, poco più di 200 in più rispetto al 2018 (+1,33%). Scendono invece gli ingressi economici, già bassi di partenza: da 36.035 euro a 35.653, per un decremento dell’1,06%. Incasso medio pro-capite per ingresso? 2,03 euro (-2,04%). Indicativo il fatto che dal 2012 non si è mai andati oltre i 2,10.

Giù anche gli eventi culturali. Il teatro Secci

Segno negativo anche in questo aspetto. Nel 2018 ne erano stati organizzati o patrocinati dal Comune 730, mentre nello scorso anno il numero si ferma a 700 (-4,11%). Si tratta della cifra più bassa dal 2012. Capitolo teatro Secci: c’è un +12,52% in quanto a spettatori (24.540 su una disponibilità di 30.090 nel 2019). La percentuale di utilizzo posti è stata dunque dell’80,76% con un +11,42%.

La stagione di prosa

Il covid-19 non ha permesso di completare – i dati sono riferiti a nove spettacoli su undici – il programma. C’è comunque un bilancio in positivo: 7.208 spettatori (+9,98%) e 6.352 abbonati (+19,13%) se rapportato al 2018. L’incasso sfiora i 58 mila euro, quasi 2 mila in più. I soliti ‘spiccioli’ insomma.

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