Terni, isolamenti alla primaria XX Settembre «Nessuna leggerezza. Qui si fa il massimo»

Covid – Catena di contagi in pochi giorni. Un genitore rimarca la situazione e pone dei quesiti. La preside replica

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di Fra.Tor.

Catena di contagi, in pochi giorni, nella scuola primaria XX Settembre di Terni. «Fatalità o malagestione della sanità?». Un genitore fa con umbriaOn una riflessione e pone dei quesiti.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

La catena dei contagi

«Il 3 maggio mia figlia – racconta – che ha 10 anni e frequenta la la classe quinta, risulta positiva al Covid dopo aver effettuato un tampone. Specifico che mia figlia ha effettuato il tampone perché un suo compagno di classe era risultato positivo dopo essere stato contagiato dal fratello. Da lì la catena, nel giro di pochi giorni le 4 classi che nello stabile sono tutte vicine tra loro, tra cui quella di mia figlia, sono entrate tutte in quarantena – circa 90 bambini – perché i contagiati al momento sono una decina».

I contatti

Il papà di questa bambina fa una riflessione: «All’inizio abbiamo pensato ad una fatalità, che tra bambini può succedere, poi però quando abbiamo capito che i contagi erano anche nelle altre classi ci sono sorti dei dubbi. Sappiamo che non dipende dalla scuola e non vogliamo accusare nessuno, ma il personale Ata, ad esempio, è stato vaccinato? Viene sottoposto a tampone in caso di positività dei bambini? Il personale Ata è l’unico che viene a contatto con tutti i bambini anche di classi diverse. Sappiamo che in questi giorni il dirigente scolastico ha provveduto a sanificare gli ambienti, noi ora facciamo la quarantena e speriamo che altri bambini e le loro famiglie non siano stati contagiati».

Le precisazioni del dirigente scolastico

«Mi avviliscono le dichiarazioni di questo genitore – esclama il dirigente scolastico, la professoressa Teresa Assunta Fiorillo, ad umbriaOn – perché nella nostra scuola non abbiamo mai compiuto azioni di leggerezza. La scuola, tutta, è stata sanificata la scorsa settimana e stamattina. Oltre a ciò le famiglie sono state invitate a rimanere a casa per evitare la diffusione di casi che potrebbero venire dall’esterno. Io come dirigente scolastico faccio molto più del dovuto, perché ho a cuore al salute dei miei alunni e delle loro famiglie. Il personale della scuola è invitato continuamente ad effettuare degli screening proprio per la sicurezza dei nostri bambini. Ogni volta che passo fuori dalle finestre delle classi – spiega la preside – vedo dei bambini stupendi, ligi alle regole e con le mascherine sempre indossate, così come le loro maestre che fanno passare una norma come un gioco ai loro occhi. Ogni sera sono in contatto con la Usl per compiere quella io che io chiamo una ‘battaglia navale’, incrociando i dati e tenendo sotto controllo la situazione. Un lavoro lunghissimo il nostro in questi mesi, che inizia la mattina alle 8 e finisce la sera alle 23, il tutto senza trascurare mai la didattica che deve essere prioritaria per gli alunni. Il mio telefono è sempre acceso e la mia porta sempre aperta per i genitori che hanno bisogno di confrontarsi con me, e loro lo sanno. Per questo non capisco perché questo genitore non sia venuto direttamente da me a chiedere delucidazioni»

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