Terni, la Cgil: «Il pasticcio dei parcheggi di superfice di Terni»

Il segretario della Filt «Sbagliato contrapporre scelte politiche con la mobilitazione dei lavoratori»

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di Cristiano Tardioli

Segretario della Filt Cgil Umbria

Con riferimento alla surreale vicenda della gestione dei parcheggi di superficie di Terni e alla posizione espressa dal segretario della Uil di Terni, la Filt Cgil dell’Umbria ritiene opportuno precisare, nuovamente la posizione che ci ha visto impegnati, insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali di settore, nella discussione con il Comune di Terni dopo il mancato rinnovo del contratto con Umbria Mobilità Esercizio.

Innanzitutto si ribadisce che la linea sin qui condotta è stata unitaria sul livello regionale e tutte le sigle sindacali di categoria, sia confederali, sia autonome, hanno pienamente condiviso tutti i passaggi a partire dalla richiesta di incontro del 22 dicembre 2014 per arrivare alla mobilitazione dei lavoratori che ha portato alla convocazione della conferenza dei capigruppo e la successiva riunione con il sindaco e l’assessore competente del comune di Terni, tenutesi lo scorso 12 gennaio 2015.

Inoltre, si precisa che le segreterie regionali di categoria non hanno mai espresso un giudizio sulla decisione, legittima, assunta dall’amministrazione di internalizzare il servizio, ma hanno posto il problema, come facilmente si comprende, delle ricadute che questa decisione avrebbe avuto sui livelli occupazionali di Umbria Mobilità Esercizio, tant’è vero che l’azienda aveva immediatamente posto i lavoratori in ferie forzate e successivamente comunicato la sua volontà di considerarli esuberi strutturali.

A fronte della fondatezza delle preoccupazioni espresse in tal senso dalle organizzazioni sindacali all’amministrazione comunale, questa proponeva due opzioni quali: l’internalizzazione dei servizi di contabilità con l’affidamento della gestione operativa ai lavoratori che hanno svolto il servizio sino ad oggi, non essendoci – come ribadito dalla giunta – all’interno dell’amministrazione comunale le giuste professionalità; in alternativa, la predisposizione di una gara ad hoc per la gestione dei parcheggi di superficie con una clausola di salvaguardia per i lavoratori.

Le segreterie regionali di categoria, unitamente alla Rsa, avevano espresso un giudizio positivo su entrambe le ipotesi in quanto queste avrebbero comunque garantito i livelli occupazionali attuali.

La Filt Cgil dell’Umbria ritiene sbagliato contrapporre scelte politiche più o meno condivisibili con la giusta mobilitazione dei lavoratori per la salvaguardia del proprio posto di lavoro. Inoltre, quando questa contrapposizione è scaturita da un organizzazione sindacale territoriale diventa preoccupante, perché porta i lavoratori a dividersi ingiustificatamente.

La Filt Cgil dell’Umbria riconferma integralmente quanto sin qui fatto insieme alle altre organizzazioni sindacali e ribadisce il proprio impegno a far sì che si arrivi al 28 Febbraio 2015, termine ultimo dell’attuale proroga dei servizi, con una soluzione che scongiuri le procedure di mobilità minacciate dall’azienda la quale, in ogni caso, verrà richiamata puntualmente alle sue responsabilità e alla quale non saranno, in ogni caso, concessi degli sconti.

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