Terni, la Tesei di nuovo al ‘Santa Maria’. Pronto soccorso, in arrivo l’ampliamento

La presidente della Regione in ospedale per un’altra verifica. Moduilo Covid sarà utilizzato come reparto di osservazione breve intensiva

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Un nuovo passaggio al ‘Santa Maria’ di Terni per fare il punto della situazione su lavori, nuovo ospedale e criticità, con particolare riferimento al pronto soccorso. Mattinata ternana per la presidente della Regione Donatella Tesei che, insieme all’assessore regionale Luca Coletto e al direttore regionale Massimo D’Angelo, è tornata nel nosocomio prima del passaggio alla Domus Gratiae. A fare da ‘cicerone’ con spiegazioni il dg Andrea Casciari.

Il modulo Covid

Pronto soccorso e modulo Covid

Dal Santa Maria evidenziano che «la visita è iniziata al pronto soccorso dove entro qualche mese inizieranno i lavori per l’ampliamento e per l’utilizzo come reparto di osservazione breve intensiva del modulo utilizzato in occasione del Covid. Il progetto, stilato secondo le indicazioni del personale sanitario di riferimento, prevede infatti percorsi separati dedicati alle emergenze pandemiche e 10 posti letti per l’osservazione (Obi). Il PS, che nei primi 17 giorni dell’anno ha già registrato quasi duemila accessi, sta beneficiando della decongestione resa possibile dal recente accordo con la Asl2 per i posti letto negli ospedali di Narni e Amelia. Decongestione che diminuisce i tempi di attesa e limita l’utilizzo di posti aggiuntivi – barelle in attesa lungo i corridoi. La presidente ha anche visitato l’ambulatorio per i codici verdì e bianchi e l’area dedicata all’istituzione di un infermiere di sala che si occupa dei rapporti con i familiari dei pazienti trattati dal PS».

Il Santa Maria

Cup e sale operatorie

La visita è poi proseguita al Cup dove – fa sapere il Santa Maria – la situazione «è apparsa scorrevole grazie all’attuazione, come da programma regionale e in collaborazione con Punto Zero, delle piastre specifiche, oltre a quella centrale, riservate ai pazienti presi incarico dalle strutture ospedaliere interne che devono eseguire approfondimenti diagnostici o visite di follow up. La presidente Tesei, insieme all’assessore, ha poi visitato le sale operatorie per poi recarsi nelle varie aree mediche al fine di verificare alcune criticità legate alla capienza. Qui è stato appurato che i posti letto messi a disposizione a Narni e Amelia e anche alla Domus Gratiae (per un totale di 48 posti letto) permette e permetterà sempre di più di limitare al massimo l’uso di posti emergenziali nei corridoi, dimostrazione che l’integrazione con le strutture territoriale è fondamentale anche per la funzionalità dell’ospedale di secondo livello di Terni. Così come accade, ad esempio, al reparto di Geriatria che necessita anche di un numero maggiore di posti nelle Rsa che sono al centro di una ricognizione da parte della Regione e della azienda ospedaliera al fine del collocamento dei pazienti post acuti nelle strutture dedicate, con vantaggi anche per i famigliari. La visita ha poi riguardato il reparto di cardiochirurgia, che è stato confermato a Terni, come da specifico piano regionale, e che registra volume di interventi estremamente elevanti e tassi di mortalità tra i più bassi d’Italia».

I cantieri e le novità

Focus poi sui cantieri che rientreranno anche nel progetto del nuovo ospedale di Terni. «Al piano -1 grazie ad un finanziamento ex art. 20 verrà collocato il reparto di endoscopia, i cui lavori termineranno a luglio, e al piano -2 sarà riunita l’intera Radiologia, verosimilmente entro giugno 2024 sempre grazie ad un finanziamento ex articolo 20. Lavori in corso anche per la realizzazione dell’Unità farmaci antiblastici (Ufa), grazie a un finanziamento regionale specifico, che sarà la più grande dell’Umbria. Interventi, come detto, distribuiti – conclude l’azienda ospedaliera – in aree dell’ospedale che rimarranno anche nel progetto della ristrutturazione e dell’ampiamento che riguarda il nuovo ospedale di Terni, sui cui si è concentrata l’ultima parte della visita, valutando anche la nuova viabilità accesso, il parcheggio, le aree da demolire, quelle da valorizzare e quelle da ampliare».

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