Terni, la vita in Ast raccontata in un libro

A raccontarla è Eugenio Raspi, licenziato dall’acciaieria a 47 anni: «Il mondo chiuso della fabbrica aperto dal di dentro». ‘Inox’ è in uscita il 18 maggio

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di Fra.Tor.

Oltre 20 anni di lavoro come operaio delle acciaierie di Terni, fino al licenziamento a luglio 2013. Il narnese Eugenio Raspi, dopo un periodo di depressione ha deciso di scrivere e raccontare di quella fabbrica, ma ha scelto «di non parlare della vita delle persone, ma parlare di loro all’interno della fabbrica». Il suo manoscritto è stato finalista, lo scorso anno, del Premio Calvino e oggi è diventato un libro. A umbriaOn Eugenio ha raccontato la sua storia.

L’INTERVISTA A EUGENIO RASPI – IL VIDEO

La storia «All’interno del mio libro c’è la fabbrica – racconta Eugenio -, la cosa più importante. Le vite che affronto sono quelle di una squadra di lavoro, ma colonna di tutta la storia è il legame fra due fratelli: uno è un caposquadra, l’altro è l’amministratore delegato della fabbrica. Si scontrano, così, due modi di vedere la fabbrica da situazioni opposte: chi la comanda e dovrà decidere il futuro e chi invece si vede costretto a subirlo. Ho scelto di non parlare della vita delle persone, ma parlare di loro all’interno della fabbrica».

Eugenio Raspi

La vita nella fabbrica La scelta di raccontare la vita all’interno della fabbrica viene dal fatto che Eugenio ha lavorato per più di 20 anni all’acciaieria di Terni, in una società che prestava servizi nella fabbrica. «Sono passato, quindi, da chi lavorava all’interno della fabbrica a narrarla. Mi sono svegliato un giorno e dall’azienda mi è stato comunicato che la mia posizione era stata soppressa e che per difficoltà economiche doveva fare a meno di me. Durante l’iter che ha poi portato il giudice a sancire l’illegittimità del licenziamento, che non contemplava però il reintegro ma solo il risarcimento economico, è nata la volontà di raccontare».

L’uscita del libro Questa è una settimana importante, esclama felice Eugenio, «perché il 18 maggio uscirà il libro, in contemporanea con l’inizio del salone del libro di Torino, una piccola gioia nella gioia per me perché io e il mio libro saremo presenti. Ho un legame ormai con Torino dato che lo scorso anno ho partecipato alla finale del Premio Calvino e da lì si è materializzato su carta il libro che parla della fabbrica da cui sono stato espulso».

Eugenio Raspi è nato a Narni nel 1967. Ha lavorato per oltre vent’anni all’interno dell’Acciai Speciali di Terni, azienda del gruppo ThyssenKrupp, fino al licenziamento, avvenuto utilizzando l’Art 18. Seppur ritenuto illegittimo non è scattato il reintegro. Di lì la decisione di raccontare la fabbrica e le sue dinamiche interne. Con questo suo primo romanzo è stato finalista al Premio Calvino 2016.

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