Terni, lavoratori Cmt contro il bando comunale ‘dimezzato’

«Il nostro futuro è a rischio. Chiediamo a sindaco e giunta di trovare una soluzione per salvaguardare l’esperienza professionale»

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«Siamo preoccupati per il nostro futuro. La nostra cooperativa, così come altre realtà, potrebbe essere costretta a prendere decisioni drastiche per i lavoratori e per le loro famiglie, come il decurtamento degli stipendi o a ridimensionamenti occupazionali necessari a consentire il prosieguo dell’attività». I lavoratori della cooperativa di trasporti Cmt hanno avviato una petizione per richiedere al sindaco di Terni, alla giunta e agli amministratori di ogni livello «di impegnarsi con tutte le loro forze e in tutte le direzioni possibili nella ricerca di una soluzione per la salvaguardia del patrimonio e dell’esperienza professionale dei lavoratori della Cmt».

IL BANDO DAL VALORE DI OLTRE 3 MILIONI

Professionalità messa a dura prova

«L’accesso ad adeguate condizioni di mobilità è un prerequisito per lo sviluppo e la tutela dei territori, delle imprese, delle persone, sia con disabilità motorie che non», scrivono. «Non si può quindi non tener conto dei lavoratori del comparto e tutelare la loro professionalità, anche alla luce della congiuntura economica e dell’emergenza pandemica, che di fatto hanno creato situazioni di difficoltà per tutti gli operatori del settore. Ad oggi la professionalità dei soci, dei lavoratori e delle lavoratrici della Cmt di Terni, che si occupa da ormai diversi anni di trasporto pubblico a Terni e non solo, è messa a dura prova. Mancano infatti pochi giorni all’apertura delle buste contenenti le offerte per la gara per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico. Una gara in cui l’amministrazione comunale ha ritenuto di dimezzare la cifra oggetto del bando. Questo, oltre a requisiti stringenti che richiedono ingenti investimenti, rende di fatto la capacità lavorativa della Cmt oltre che quella di altre imprese del settore, ridotta».

La preoccupazione

«Non possiamo quindi non esprimere la nostra preoccupazione per il futuro. La nostra cooperativa, così come altre realtà, potrebbe infatti essere costretta a prendere decisioni drastiche per i lavoratori e per le loro famiglie, come il decurtamento degli stipendi o a ridimensionamenti occupazionali necessari a consentire il prosieguo dell’attività. Ciò è per noi motivo di forte preoccupazione. Il personale della Cmt è composto infatti in parte da giovani che hanno avuto accesso alla professione attraverso società interinali che garantiscono loro un futuro dignitoso e consentono al tempo stesso alle famiglie un trasporto in sicurezza dei loro figli. Ma all’interno della nostra cooperativa ci sono anche professionalità ormai vicine al traguardo del collocamento a riposo che potrebbero rimanere penalizzati oltremodo».

Le richieste al sindaco e alla giunta

I lavoratori sono quindi «per le nostre famiglie, già messe a dura prova in un anno dove i nostri salari si sono ridotti , in alcuni casi drasticamente e che l’attuale situazione comporti il disperdersi della nostra professionalità, andando ad indebolire ulteriormente un territorio, già oggetto di crisi in campo siderurgico e chimico. Chiediamo quindi al sindaco di Terni, alla giunta e agli amministratori di ogni livello di impegnarsi con tutte le loro forze e in tutte le direzioni possibili, come rappresentanti della comunità locale, nella ricerca di una soluzione per la salvaguardia del patrimonio e dell’esperienza professionale dei lavoratori della Cmt».

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