Terni, lavori utili in cambio dei tributi

Procede l’iter verso la definizione del ‘baratto amministrativo’

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Il vice sindaco di Terni, Francesca Malafoglia, ne aveva anticipato i termini subito dopo ferragosto e adesso si è fatto un altro passo in avanti verso il così detto ‘baratto amministrativo’.

La proposta La seconda commissione consiliare, spiega il presidente, Francesco Filipponi, «ha lavorato su una proposta iniziale del M5S, approfondendola, modificandola ed articolandola. Mettendo a punto un atto di indirizzo nel quale si chiede al sindaco e alla giunta di introdurre entro la data di approvazione del bilancio di previsione 2016, lo strumento del ‘baratto amministrativo. In sostanza i cittadini che non sono riusciti a pagare delle somme relative ai tributi comunali, oppure coloro che – pur non avendo pendenze già scadute, dimostrino di avere una precaria situazione economica ed un reddito modesto, in un’ottica di collaborazione e di partecipazione attiva – potranno mettersi a disposizione del Comune per effettuare degli interventi di conservazione, manutenzione, o recupero di beni comuni a compensazione dei loro debiti, o della loro impossibilità di pagare i tributi».

Le modalità L’individuazione dei destinatari del baratto, si legge nell’atto, «si rivolge prioritariamente ai residenti del Comune di Terni maggiorenni, con adeguate capacità, con un mancato pagamento dei tributi comunali già scaduti, oppure ai cittadini organizzati in forma singola o associata, che pur non avendo pendenze, siano in una situazione economica precaria. La definizione degli interventi da realizzare a carico di questi cittadini come baratto amministrativo, sarà volta primariamente alla protezione, conservazione, alla manutenzione e o recupero dei beni comuni urbani, aree da recuperare e manutenere ed immobili, per garantire e migliorare la loro fruibilità collettiva e qualità».

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