Terni, le spacca il naso in strada: processato

Alla sbarra un 61enne campano che lo scorso luglio aveva picchiato selvaggiamente l’ex compagna 42enne in zona stazione

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Mesi di telefonate e messaggi in continuazione, pedinamenti mentre andava al lavoro, saliva sul bus o semplicemente faceva una passeggiata in centro. Ma anche offese davanti agli amici, minacce e – infine – le botte. Arrivate con l’aggressione consumatasi in pieno giorno il 27 luglio del 2019 nei pressi di piazzale Bosco, a Terni. Lì l’uomo – 61enne della provincia di Caserta – aveva picchiato selvaggiamente l’ex compagna: schiaffi, pugni, persino calci quando era finita a terra. E la poveretta – una donna ucraina di 42 anni – aveva riportato la frattura delle ossa nasali e un trauma cranico, per una prognosi iniziale di 30 giorni.

Stalking

Quella era stata la classica goccia che aveva traboccare un vaso già piuttosto colmo, perché le contestazioni relative agli atti persecutori, per l’uomo che è finito a processo di fronte al tribunale di Terni (giudice Dorita Fratini), partono dall’ottobre del 2018 e vanno avanti per mesi. Fino alle botte e al sangue in strada che hanno fatto configurare le lesioni personali ma anche il danneggiamento: «io a questa puttana l’ammazzo perché ha chiamato i carabinieri», aveva urlato mentre le strappava di mano il telefono cellulare, per poi romperlo. La prima udienza del procedimento si è tenuta nei giorni scorsi e il giudice ha fissato un calendario piuttosto serrato di udienze che fa ipotizzare che la sentenza possa giungere in tempi relativamente contenuti. La donna si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Mario Cappalonga mentre l’ex compagno – con diversi precedenti alle spalle – è assistito dalla collega Laura Crescioni.

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