Terni, lettera Latini a Conte: è scontro

I consiglieri Dem: «Smetterla con il solito piagnisteo. Sciacallaggio politico». La Lega: «Pd e M5S dimostrino attaccamento alla città e la sostengano»

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La Lega chiede l’appoggio dei consiglieri Pd e M5s, i consiglieri comunali Dem la pensano diversamente e attaccano. A Terni scatta la polemica anche sulla lettera inviata dal sindaco Leonardo Latini al premier Giuseppe Conte: «È un atto di sciacallaggio politico».

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Francesco Filipponi, capogruppo Pd

Filipponi e De Angelis in tackle: «Noi zittiti e insultati»

A mettere nel mirino Latini sonpo il capogruppo Francesco Filipponi e il consigliere Tiziana De Angelis: «Non si può usare la scusa dell’emergenza covid-19 per coprire le proprie mancanze, i propri opportunismi politici. Il Pd in questa città si è assunto le sue responsabilità in merito al dissesto e ha voltato pagina. È ora che il sindaco Latini non si nasconda dietro al passato degli altri ma si assuma la responsabilità del suo presente, come stanno facendo tanti suoi colleghi insieme all’Anci. È chiaro che lui non chiede solo di superare il dissesto lui pretende anche, soprattutto, di soprassedere al piano di risanamento, al bilancio stabilmente riequilibrato approntato e approvato dalla attuale amministrazione. Oggi riteniamo debba assumersi le sue responsabilità. Se c’è il rischio concreto di default come dice apertamente è perché quel bilancio non è veritiero. Con grande senso di responsabilità e con molta umiltà lo abbiamo segnalato a suo tempo in consiglio comunale, chiedendo al sindaco di annoverare nel piano cifre corrette e soprattutto di rispettare le procedure del dissesto inserendo correttamente non solo le passività di precedenti gestioni e relative coperture ma gestendo anche correttamente i tanti milioni di euro di fondi attivi, ovvero per fare solo alcuni esempi residui di mutui per oltre 13 milioni, risorse di agenda urbana per oltre 9 milioni e quelle del piano periferie per 13 milioni, oltre ai fondi destinati dalla Regione per gli attrattori culturali, per il Teatro Verdi, ecc. Questo non si è voluto fare perché occorrevano all’amministrazione Latini fondi per finanziare cantieri – peraltro tutti ancora in alto mare – in vista della campagna elettorale per le regionali dell’allora assessore ai lavori pubblici. Abbiamo segnalato anche l’uso improprio degli anticipi di tesoreria. Siamo stati zittiti e insultati. La verità è che questa amministrazione ha fatto un grande uso di denaro pubblico, lo ha fatto per pagarsi quasi mezzo milione di euro l’anno di indennità personali, tra stipendi lordi, ed Irap, lo ha fatto per le consulenze, lo ha fatto parcellizzando tante risorse dalle giornate di lettura, ad appuntamenti che nulla hanno portato se non benefici per gli organizzatori».

«RISCHIAMO NUOVO DEFAULT»: L’APPELLO DI LATINI A CONTE

Tiziana De Angelis

«Stop piagnisteo»

I Dem chiedono a Latini «di non nascondersi, di smetterla con il solito piagnisteo, di assumersi le proprie responsabilità, noi faremo la nostra parte per la città attraverso i parlamentari e i consiglieri regionali del nostro partito. Dica ai Ternani la verità sul bilancio stabilmente riequilibrato, dica perché non riesce a spendere neanche i soldi freschi che il Governo Conte gli ha assegnato per i buoni alimentari. Ecco ci saremmo aspettati una lettera di scuse, non il solito nascondino. E a proposito delle metafore belliche – chiudono – che tanto piacciono al sindaco, il quale prima ha parlato di città bombardata e ora di città in guerra, diciamo che Terni non ha bisogno di un generale – peraltro invisibile ai più – ma di un primo cittadino che abbia il coraggio delle proprie azioni».

Federico Brizi

La Lega e i consiglieri M5S-Pd: «Si assumano reponsabilità»

Dall’altra sponda il pensiero è ovviamente diverso: «La lettera inviata – la nota del gruppo consiliare della Lega – rappresenta gli interessi di Terni. Chiede al governo di sospendere o superare lo stato di dissesto affinché i comuni in queste condizioni non siano lasciati a fronteggiare la doppia emergenza: quella da Covid 19 e quella da risanamento dell’ente. La Lega sta facendo la sua parte grazie ai parlamentari umbri a partire dai nostri rappresentanti territoriali l’onorevole Barbara Saltamartini e la senatrice Valeria Alessandrini che si stanno impegnando su questo fronte. Il superamento del dissesto sarebbe un atto di equità per consentire alla città di affrontare le gravissime ripercussioni economiche dell’attuale emergenza con maggiori energie. Tutti i comuni italiani sono in grande difficoltà, Terni lo è ancora di più perché cittadini e imprese pagano lo scotto del dissesto, conseguenza della cattiva amministrazione di chi ci ha preceduto. Per questo ci auguriamo che i consiglieri comunali del M5S e del Pd – che a Terni sono opposizione ma che a Roma sono parte integrante del governo – si assumano le proprie responsabilità invece di fare sterili polemiche sensibilizzando i loro riferimenti al Governo per sostenere le istanze della nostra città, facendosi parte attiva».

Federico Pasculli, capogruppo M5S

L’attaccamento alla città

La Lega infine lancia un invito: «Dimostrino il loro attaccamento alla città, come dicono di avere, portando gli interessi dei rernani nei luoghi deputati alla risoluzione andando al di là delle appartenenze e delle piccole convenienze di parte. Se non si supera la condizione di dissesto la grave crisi che ha colpito in queste settimane il comune di Terni anche per quanto riguarda le sue entrate rischia di essere fatale. Rischia di penalizzare ancora di più i ceti produttivi della città che i questo momento hanno bisogno di sostegno anche economico per tornare a produrre. Rischia di colpire le fasce più bisognose che sono state anche esse penalizzate da queste settimane di fermo della città e del paese. Il sindaco nella sua lettera ha ricostruito in maniera puntigliosa tutte le fasi del dissesto ereditato dalla precedente amministrazione e che prevede pagamenti per oltre 80 milioni. Per tutto questo chiediamo – terminano – all’opposizione di sottoscrivere la lettere del sindaco Latini e di mobilitare i propri rappresentanti nazionali».

Paolo Angeletti e Alessandro Gentiletti

La risposta di M5S, Terni Immagina e Senso Civico

«Apprendiamo – la nota di Federico Pasculli, Paolo Angeletti e Alessandro Gentiletti – che il partito della Lega ci ha proposto di firmare la missiva recentemente scritta dal sindaco di Terni al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Una lettera per chiedere di fare uscire quanto prima il comune di Terni dal dissesto o quantomeno rinviarne gli effetti. Troviamo inusuale e poco elegante essere chiamati a condividere iniziative di tale portata in modo postumo. Atti nati nelle sedi di partito e non nelle sedi istituzionali preposte al confronto democratico. Anche se da ternani non possiamo che auspicare il meglio per la città resta incomprensibile come un tema di tale portata ci veda tirati in causa a mezzo stampa. Ci chiediamo come la Lega pretenda di essere presa sul serio quando sembra la prima a trattare tali questioni con leggerezza, prestando il fianco a teatrini. Nonostante quanto affermato resta la nostra disponibilità a valutare eventuali richieste del sindaco, ma alla condizione che vengano riconosciuti pubblicamente dall’attuale maggioranza i recenti errori e criticità di bilancio, che abbiamo evidenziato prontamente in un apposito consiglio comunale straordinario. Errori e criticità che a prescindere dalla drammaticità della situazione legata alla pandemia, non devono condurre la città ad un secondo dissesto. Come abbiamo più volte detto, per rispetto ai cittadini che ci hanno eletti, il nostro interlocutore è il sindaco e non la commissaria del partito che governa la città, anche se da quanto apparso sul comunicato stampa della Lega parrebbe aver già prenotato un seggio in Umbria, a discapito dei colleghi uscenti».

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