Terni, lotta ai tumori: traguardi ‘mondiali’

Santa Maria, la chirurgia digestiva mette a punto una nuova tecnica e rafforza la collaborazione con la Cina e l’università La Sapienza

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di F.L.

Nuovi traguardi per l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, che rafforza la propria collaborazione con uno dei massimi centri internazionali impegnato nella lotta contro i tumori gastrici: il professor Chang-Ming Huang, proveniente da una delle più prestigiose università cinesi (la Fujian Medical University) e miglior chirurgo al mondo nel suo campo, è infatti in visita a Terni, in occasione del 30° congresso internazionale di chirurgia dell’apparato digerente, che si tiene nelle giornate di mercoledì e giovedì.

La nascita della task force

Il congresso, unico nel suo format, prevede collegamenti in diretta tra le sale operatorie non solo italiane ma anche internazionali. Un ruolo di primo piano, come ormai di consuetudine negli ultimi anni, è stato assegnato al professor Amilcare Parisi, direttore della struttura complessa di chirurgia digestiva dell’azienda ospedaliera di Terni, che fa parte del comitato organizzatore. Il professor Chang-Ming Huang e il suo staff collaborano ormai da cinque anni con la chirurgia digestiva ternana, ma nel corso degli ultimi mesi, dopo aver attivato uno specifico tavolo tecnico di lavoro, si è deciso di rendere più organica questa collaborazione con l’istituzione ufficiale di una International gastric cancer unit (Igcu). Si tratta di un’iniziativa mai tentata prima da altri centri che ha l’obiettivo di creare una task force di specialisti sul cancro gastrico in grado di individuare percorsi assistenziali, stabilire linee guida, sviluppare protocolli su ogni aspetto di questa patologia, condividere lo sviluppo di tecnologie, discutere e affrontare insieme i casi clinici più complessi per proporre trattamenti oncologici e chirurgici all’avanguardia. Allo stesso tempo l’obiettivo è di implementare la ricerca clinica con nuovi studi ad elevato impatto scientifico internazionale e offrire percorsi formativi con uno scambio continuo di personale fra Italia e Cina. Questo progetto ha da subito trovato l’adesione dell’Università di Roma La Sapienza con il suo dottorato in tecnologie avanzate in chirurgia, coordinato dal professor Vito D’Andrea e unico corso di alta formazione di questo tipo in Italia. L’entrata dell’università permetterà di disporre di laboratori e di professionalità in vari settori scientifici per creare gruppi di lavoro multidisciplinari.

La firma dell’accordo

Il protocollo d’intesa tra la struttura complessa di chirurgia digestiva del Santa Maria, il dottorato de La Sapienza e il dipartimento di chirurgia della Fujian Medical University Union Hospital è stato firmato mercoledì mattina a palazzo Spada alla presenza del sindaco Leonardo Latini, del commissario straordinario dell’azienda ospedaliera ternana Andrea Casciari e del direttore della struttura complessa di oncologia, Sergio Bracarda. La due giorni ternana del luminare cinese proseguirà poi giovedì con un un ricco programma scientifico con il professor Chang-Ming Huang che eseguirà dalla sala operatoria del Santa Maria due interventi chirurgici in diretta live per tumore allo stomaco. Gli interventi di gastrectomia (rimozione parziale o totale dello stomaco) in collaborazione con il professor Parisi saranno eseguiti con tecnica mini-invasiva laparoscopica. La rivoluzionaria e futuristica tecnologia di trasmissione live degli interventi dalla sala operatoria dell’ospedale di Terni – grazie all’organizzazione del professor Giorgio Palazzini de La Sapienza – permetterà di seguire tutto lo svolgimento delle procedure chirurgiche su maxi schermi disposti presso l’Auditorium del Massimo a Roma e contemporaneamente via web su live.laparoscopic.it (canale 6). In aggiunta, uno speciale collegamento sarà effettuato con i maggiori istituti cinesi e sarà disponibile anche in lingua cinese (canale 17).

Il progetto del Santa Maria

Il professor Huang è tra i maggiori esperti in campo oncologico e in particolare sul cancro dello stomaco, tumore endemico nei paesi asiatici. Il centro di chirurgia gastrica che dirige conta un volume di pazienti sottoposti a intervento pari circa 1500 l’anno, impensabile in altri centri sia asiatici che occidentali. Alle capacità tecniche e professionali dell’equipe cinese si aggiungerà la tecnologia sviluppata nel contesto di uno studio di ricerca diretto dal professor Parisi. Presso il Santa Maria si sta infatti portando avanti un progetto all’avanguardia di chirurgia guidata, la cosiddetta ‘navigation surgery’. Nel caso del cancro gastrico è infatti fondamentale non solo rimuovere parte o tutto lo stomaco ma anche quelle strutture ‘i linfonodi’ che lo circondano, come una sorta di rete, e che sono sedi di drenaggio e quindi di potenziale passaggio delle cellule tumorali. Aspetto questo non secondario per garantire sia la radicalità dell’intervento da un punto di vista oncologico che permette un’analisi istologica accurata sui tessuti asportati in previsione di possibili trattamenti mirati di chemioterapia post-operatoria.

In cosa consiste la ‘navigation surgery’

La tecnica messa a punto dal professor Parisi prevede, nel corso della gastroscopia preoperatoria da eseguire il giorno prima dell’intervento, l’iniezione endoscopica di un colorante chiamato indocianina verde intorno al tumore. Il colorante è in grado di diffondersi dall’area tumorale alle stazioni linfonodali, ‘mimando’ il potenziale percorso che potrebbe essere seguito anche dalle cellule tumorali. Così a distanza di un tempo sufficiente, circa 18-24h, si può avere una mappatura completa delle vie linfonodali dell’area interessata dalla malattia.A questo punto entra in gioco una tecnologia unica nel suo genere, acquisita dall’azienda ospedaliera di Terni. Infatti, il colorante utilizzato è in realtà invisibile all’occhio umano ed è quindi solo tramite una telecamera che emette un segnale nella banda del vicino infrarosso (Nir) che il tracciante reagisce emettendo una fluorescenza visibile. In questo modo tutte le zone di passaggio dell’indocianina verde appaiono evidenti e la rimozione delle vie linfonodali intorno allo stomaco risulta più sicura e agevole. Le strutture linfonodali sono pressoché impercettibili alla normale visione nel corso di un intervento per cancro e si rimuovono seguendo quelli che sono dei piani anatomici standard nei quali c’è la maggiore probabilità di asportare il maggior numero di linfonodi, lasciando poi all’analisi istologica dopo l’intervento la ricerca effettiva di queste strutture. Differentemente, il concetto applicato alla chirurgia guidata è innovativo proprio perché porta il chirurgo a vedere dove sono realmente le strutture da asportare e con certezza la localizzazione dei linfonodi. Si tratta di una tecnologia in corso di sperimentazione di cui l’azienda ospedaliera di Terni detiene uno specifico protocollo.

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