Terni, l’sos per piazza Buozzi: «Degrado, delinquenza e decoro. Dimenticata da tutti»

Confronto lunedì mattina a palazzo Spada sulle problematiche dell’area: commercianti scatenati. «Con le buone o le cattive si deve riqualificare»

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di S.F.

Un ‘book’ fotografico e infografico mostrato più volte. Con tanto di messaggio più che diretto e senza troppi giri di parole: «C’è un degrado costante e continuo. Più furti e delinquenza. Non è possibile che la politica non se ne sia accorta. Un’area dimenticata da tutti». L’allarme – non il primo in realtà, sarà ribadito più volte – arriva da residenti e commercianti di piazza Buozzi. Lunedì mattina c’è stato un lungo confronto in II commissione a palazzo Spada con in particolar modo un Gianluca Gambini su di giri.

MARZO 2022, CHIUDE IL BAR VETTURINI

Piazza Buozzi

La piazza nel degrado: l’attacco

A proporre il confronto ci ha pensato Monia Santini (FdI) e la convocazione riguardava anche Alessandro Mandoloni, Mohira Centanni e Alessandro Cipriani. Le presenze sono state superiori ma in ogni caso a mettere le cose in chiaro ci ha pensato uno scatenato Gambini: «Dopo tanti anni siamo ascoltati e ci dispiace non vedere – il primo attacco – gli assessori competenti assenti». Il riferimento è a Giovanna Scarcia e Stefano Fatale, con quest’ultimo che arriverà in extremis: «Piazza Valnerina è dimenticata da tutti e le attività che nascono in zona lo fanno nel degrado. Ci sono state liti, botte, minacce, un bar chiuso per dieci giorni, le vie limitrofe sono buie e c’è chi ha paura ad uscire. Vogliamo riqualificarla con le buone o le cattive, è una questione di sopravvivenza», ha tuonato il commerciante. Tirate in ballo anche le situazioni del bar Vetturini (out da tempo), via della Bardesca, Vico Possenti, largo Cairoli, l’aspetto decoro urbano/igienico, l’illuminazione deficitaria ed il cassonetto che crea ulteriori problemi. Chiesto lo spostamento in tal senso. A dar manforte a Gambini è stato Leonardo Sabatini: «Ho fatto rimostranze a sindaco e prefetto. Ci sono discariche a cielo aperto qui». L’unico a presentarsi per l’esecutivo Latini è stato l’assessore Cristiano Ceccotti che, giocoforza, si è esposto sul welfare.

LICENZA SOSPESA AD UN BAR DI PIAZZA BUOZZI

Piazza Buozzi

Palazzone, uffici e tackle

Bene, che si fa? «Stiamo per completare un intervento al Palazzone, in zona abbiamo deciso di aprire degli uffici. Per le persone di estrema vulnerabilità – ha ricordato – è stato attivato il servizio di emergenza freddo, vengono accolte e prese in carico. Al momento ne abbiamo sei/sette. Illuminazione e degrado? Mi farò portavoce con la collega. Da ragazzino ho lavorato da Vetturini, conosco bene». E qui Gambini ha preso la palla al balzo per assestare un altro colpo: «La Salvati due anni fa è venuta in piazza Valnerina, sa bene la situazione. Ma da allora non è cambiato nulla ed il degrado è aumentato. Welfare? Ok, ma non basta. Ed i vigili urbani non possono fare nulla. Noi chiediamo cosa si può fare già da domani, non tra due mesi. Almeno rimuovere il cassonetto con gli indumenti e portarlo in uno spazio adeguato», ha puntualizzato. Mandoloni dal canto suo ha aggiunto pepe alla discussione: «Abbiamo incontrato l’assessore Cini qualche mese fa, nulla si è mosso. Lui e Fatale non sono presenti, hanno tutti problemi?». La presidente della II commissione, Rita Pepegna (FdI), spiegherà poi che il titolare all’urbanistica non era proprio stato invitato.

LA DROGA IN PIAZZA BUOZZI

Filipponi e Gentiletti

La minoranza si unisce al coro. Idea restyling

Alessandro Gentiletti (Senso Civico) non poteva che approfittarne: «Ci presentiamo senza assessori e dirigenti al ramo, ci prendiamo in giro tra noi in questo modo. Grazie a Ceccotti, ma il welfare non c’entra. La piazza dovrebbe essere un gioiello». Idem Francesco Filipponi (Pd): «Così come accaduto per Cardeto, non c’è un rappresentante con delega rispondente. Siamo a sessanta giorni dallo scioglimento del consiglio comunale pre elezioni e ancora si sente dire ‘ci rivedremo’. Sono passati quattro anni. E la scusa del dissesto non regge, verrà meno a breve visto che il 1° marzo è vicino. Stupefatto del fatto che la vicesindaco in due anni non li abbia più ricontattati. Ci vuole chiarezza in questi casi nel dire che ‘non ci siamo riusciti’. Servono risposte imminenti». In realtà anche Michele Rossi (Terni Civica) ha giudicato «grave l’assenza degli assessori competenti, seppur l’attenzione su piazza Valnerina sia scarsa da decenni. Anche noi ce ne siamo dimenticati. Rimane troppo spesso fuori da tutto, dalle notti bianche, alle luminarie di natale o di San Valentino. Non ha più una sua riconoscibilità. È un caos totale mi si è fatto notare che sono presenti ben quattro tipologie di lampioni della pubblica illuminazione. È una non piazza questo anche alle scelte del passato che hanno portato ai parcheggi sotterranei. Ha perso la sua identità e vocazione storica di piazza. È per questo che ben oltre le piccole e giuste richieste occorre una nuova idea di piazza. Un progetto di restyling che la faccia tornare ad essere piazza con arredi pubblici belli e una giusta vivibilità per i residenti e per chi la frequenta e che possa aiutare chi li ci lavora». Nel contempo Doriana Musacchi (FI) si è attivata per far giungere Fatale in loco: «L’area è nel dimenticatoio da venti anni e salta fuori solo ora. I commercianti non chiedono cose particolari. Qualche piccolo passi in avanti si può fare». Dibattito fumantino.

Fatale

Round due, ecco Fatale

Lega in affanno sulla vicenda, FdI ha gioco facile: «Non è stata una perdita di tempo, è la prima volta dopo anni che piazza Valnerina ha una voce», la risposta della Santini a Gentiletti. Per Paolo Cicchini (FI) «quel luogo ha una strada ‘amorfa’, non è più una piazza. Mi metto le mani nei capelli nel vedere come nel corso del tempo sono state fatte le operazioni di recupero in centro. Piazza Tacito ad esempio è tutto sbagliato». Si va avanti per oltre un’ora: «Dissesto? Una spada di Damocle, non è una scusa. E ho parlato di programmazione sociale per portare servizi ai cittadini in quella zona. Per il cassonetto mi attivo subito, mentre la gestione dei bagni è molto complicato perché può diventare zona di degrado e immondizia. Cittadini esasperati, chiedo scusa a nome dell’amministrazione», la replica di Ceccotti. Nel frattempo ecco Fatale, ma è la Pepegna ad intervenire: «Serve rivalorizzare ed un progetto per il commercio affinché non chiudano le attività». In conclusione rapido scambio tra Gambini e Fatale: «Vi invito a venire in via della Bardesca alle 20, vi offro l’aperitivo. C’è escalation di delinquenza». Sabatini inoltre ha specificato che dopo le 20 i movimenti del bancomat delle poste si fermano: «Ne abbiamo parlato con i dipendenti, questo accade». E Fatale? «Conosco bene i problemi, qualcosa abbiamo risolto. Ma molto spetta agli ‘attori’ della piazza. Informerò la comandante della polizia Locale per un controllo maggiore. Il cantiere di largo Cairoli è temporaneo e porterà alla riqualificazione dell’a zona. Richiamerò inoltre la ditta Superconti, più il sollecito al questore». Si finisce con Gambini che lancia un ultimo messaggio: «Se diventiamo attrattivi, attraiamo. Altrimenti sempre degrado». Vedremo.

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