Terni, Marco racconta il suo matrimonio in tv

Concluso il percorso di ‘Matrimonio a prima vista Italia’ il 32enne racconta le sue emozioni in un’intervista esclusiva ad umbriaOn

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di Francesca Torricelli

A prescindere da come è andata a finire, può sicuramente dire che è stata l’esperienza più folle della sua vita. Un’esperienza che lo ha costretto a fare i conti con se stesso, con i suoi sentimenti e a darli inevitabilmente in pasto a tutti. Una centrifuga di emozioni dalla quale ne esce con dei segni ben visibili. Il percorso della quarta stagione di ‘Matrimonio a prima vista Italia’ si è concluso martedì sera su Real Time con l’appuntamento del ‘Sei mesi dopo’ prodotto da Nonpanic banijay, e Marco, il 32enne ternano tra i protagonisti del reality, ha voluto raccontare il suo percorso in esclusiva ad umbriaOn, svelando anche qualche piccolo retroscena.

Un matrimonio in tv, ma come ti è venuto in mente? A parte gli scherzi, come è nata l’idea di partecipare? Tornando indietro lo rifaresti?

Ho sempre amato questa trasmissione e mi affascinava molto l’aspetto sperimentale, ma essendo stato fidanzato per molti anni era difficile provare a prenderne parte. Così, dopo aver metabolizzato la fine della mia ultima storia, mi sono detto: «Perché non provarci?». È nato un po’ per gioco, ma una parte di me è sempre stata convinta che potevo starci bene in questo esperimento. Poi, dopo una serie di casting, molto lunghi e variegati, è successo davvero. Parafrasando la mia amica Cecilia – anche lei protagonista del reality, sposa di Luca; ndr. -, «tornassi indietro lo rifarei, assolutamente».

L’esperimento, purtroppo, non è riuscito al meglio, tanto che il tuo matrimonio con Ambra, per scelta sua, è finito con un divorzio. Pensi di poterti recriminare qualcosa?

L’esperimento non è ‘matematica’. È chiaro che vanno messe in conto molteplici difficoltà che ho dovuto affrontare lungo il mio cammino. Io di Ambra non mi sono innamorato, non mi è scattata la cosiddetta ‘scintilla’, ma ho rivisto in lei quelle caratteristiche di donna che credo servano per una persona come me, in un rapporto diverso da una banale frequentazione quale è un matrimonio. Ed è sulla base di questo che volevo provarci anche oltre le telecamere. Ma non posso obbligare Ambra a provare un qualcosa che evidentemente non ha sentito nel corso delle famose cinque settimane. Guardandomi in televisione, ho visto un Marco, sopratutto nel viaggio di nozze, fin troppo accondiscendente. È una mia caratteristica, che può anche essere buona, ma che in quel contesto è stata negativa e sulla quale devo lavorare per migliorarmi in futuro.

A proposito del rapporto con Ambra. Ovviamente nel programma tv non abbiamo potuto vedere proprio tutto, ci racconti qualcosa di inedito? Hai qualche aneddoto divertente o qualcosa di più, diciamo così, affettuoso o romantico?

Ambra è una persona d’oro, di gran cuore e sensibilità. Non si è vista sempre la vera Ambra nel corso delle puntate e questo, magari, è anche dato dal fatto che ha vissuto l’esperimento con più difficoltà rispetto a me. I momenti migliori che abbiamo vissuto durante l’esperienza, sono stati quelli ‘off-camera’. Abbiamo avuto da subito un bel legame introspettivo ed è lo stesso che mi ha spinto a cercare di andare oltre i muri. L’aneddoto più carino è quello che poi ho raccontato anche nel ‘Sei mesi dopo’: un giorno, mentre mia zia materna stava facendo un’analogia tra me e mia madre scomparsa qualche anno fa, io stavo per crollare e scoppiare in lacrime, ma Ambra se ne è subito accorta e da sotto il tavolino mi ha preso la mano e l’ha stretta forte. Ecco, in quel momento l’ho sentita molto vicina a me, nell’animo. Ed è un qualcosa che non si trova facilmente nella vita. Di aneddoti divertenti ce ne sono tanti e in alcuni momenti ci siamo proprio ‘ammazzati’ dalle risate, come in cucina dove la mia goffaggine fa oggettivamente ridere.

Nella puntata del ‘Sei mesi dopo’ abbiamo visto che, nonostante la tua prima reazione di chiusura dopo il ‘no’ ricevuto da Ambra, avete comunque creato un bel rapporto di amicizia. Come ci hai già spiegato, magari Ambra non è proprio come è apparsa in tv, com’è ora il vostro rapporto?

Come ho detto anche prima, Ambra non ha vissuto bene l’esperimento, per una serie di molteplici motivi. La vera Ambra ho avuto modo di conoscerla dopo le cinque settimane. La verità è che io, dopo una relazione sentimentale, non riesco a vedere un’amicizia con l’altra parte. Se ho provato un sentimento più forte del normale, non ci riesco proprio. Al momento della scelta finale mi sentivo proprio come alla fine di una relazione. Sai, vivere questo esperimento ti risucchia energie e ti isola dal mondo. Poi, metabolizzata la fine dell’esperienza, con Ambra ci siamo sentiti anche solo per condividere il post programma. In fin dei conti non sono mai stato innamorato veramente di lei, avevo solo cercato di superare degli ostacoli, e buttare alle ortiche un rapporto introspettivo importante soltanto per un preconcetto lo trovavo sciocco. Ora siamo amici, ci vediamo quando possiamo compatibilmente con i nostri lavori, ma ci sentiamo quasi quotidianamente e sono felice di questo.

Partecipare ad un programma tv ti ha dato ovviamente una popolarità. Come è cambiata la tua vita?

Non è cambiata per niente. E meno male. Non ho partecipato con l’intento di fare chissà cosa. Mi sono voluto buttare in questa esperienza mettendo al centro il ‘mio’ mondo: dalla mia famiglia, passando per i miei amici. La mia vita è tornata esattamente come prima, con la differenza che magari quando sono in giro le persone mi riconoscono e mi fermano per fare due chiacchiere. È stato divertente scoprire che, prima della messa in onda del ‘Sei mesi dopo’, uscivano degli ‘spoiler’ su me e Ambra solo perché ero stato avvistato alla stazione di Roma Termini con un trolley. Ecco, queste cose mi fanno molto ridere. Ma all’atto pratico la mia vita è rimasta identica a prima, ed è giusto che sia così. Chi vuole partecipare a questo programma deve farlo per l’intento, per la parte sperimentale. Se lo fa per la visibilità o perché pensa di diventare ‘qualcuno’, ha sbagliato casting.

Sei partito per questa esperienza con un bagaglio pieno di buone intenzioni e di sentimenti puri e puliti. Cosa credi di aver lasciato e cosa, invece, ti porti a casa?

Sono contento che quello che si è visto nel corso della messa in onda delle puntate è il vero Marco, per quel che riguarda l’aspetto sentimentale. Per il resto ho tante altre sfaccettature che non si sono potute vedere, ma è anche normale che sia così. Non mi ‘porto a casa’ una moglie, quello è vero, ma mi sento comunque un ‘vincitore’ dato che ho trovato dei nuovi amici perché, oltre ad Ambra, ho legato fortemente con gli altri ragazzi che hanno partecipato con noi al programma, sopratutto con Cecilia, Fulvio e Luca. E l’amicizia, per me, ha un valore molto alto. Poi, per innamorarsi ci sarà tempo. Chiusa una porta, si apre un portone, no?

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