Terni, maxi cartella: Equitalia battuta

35 mila euro di arretrati: un ternano ha fatto ricorso alla commissione tributaria che gli ha dato ragione: «È anche in credito»

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Equitalia da lui pretendeva circa 55 mila euro per mancati versamenti all’erario maturati dalla metà degli anni ’90 in poi. All’intimazione da parte della società di riscossione dei tributi ha fatto seguito il ricorso da parte dell’uomo – 62enne di San Gemini (Terni) – che alla fine l’ha spuntata. Secondo la commissione tributaria provinciale, infatti, nulla di quella somma è più dovuto e, soprattutto, l’uomo avrebbe già versato più del dovuto.

La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione dell’organismo, presieduta da Massimo Carignani e composta da Salvatore Catanese. L’organismo tributario si è occupato di una parte consistente – circa 35 mila euro – dei presunti debiti maturati dall’uomo, mentre per la restante è in corso una causa di fronte al giudice del lavoro di Terni.

Credito Attraverso i propri legali – gli avvocati Andrea Massi e Massimo Minciarelli del foro di Terni – il 62enne ha sostenuto di essersi già avvalso della legge 289 del 2002, la cosiddetta ‘sanatoria dei vecchi ruoli’, per liquidare gran parte del dovuto. Un punto di vista che la commissione tributaria provinciale ha accolto interamente. Di più: dai conti effettuati, l’uomo avrebbe addirittura maturato nel tempo un credito di circa 2 mila euro e il collegio, nella sentenza, ha evidenziato anche questo aspetto.

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