Terni, maxi ‘cartella’: stoppata dal giudice

L’Agenzia del demanio pretende 10 mila euro da un ex dipendente Anas. Che ha vinto il ‘primo round’ della battaglia legale

Condividi questo articolo su

Da capo cantoniere Anas, come molti suoi colleghi in tutta Italia, per anni ha vissuto all’interno di una casa cantoniera, posta fra Terni e Cesi. Poi dopo la pensione, senza che vi fosse alcun contratto a regolare la sua presenza in quello stabile sempre più fatiscente, l’agenzia del Demanio gli ha presentato il conto – salato – attraverso Equitalia. Lui si è opposto e ha anche vinto il ‘primo round’ legale, ottenendo l’annullamento della cartella di pagamento.

La vicenda Nel 2013 l’uomo, che è di Terni, si è visto recapitare una maxi cartella da 10 mila euro direttamente da Equitalia. Soldi che l’agenzia del Demanio pretendeva, e pretende, come ‘indennità di occupazione’ della casa cantoniera in cui ha vissuto per anni, insieme alla propria famiglia. Una cifra calcolata unilateralmente dall’agenzia e riferita ad un periodo temporale di circa due anni, per un totale di quasi 400 euro al mese.

Sentenza A fronte dell’assenza di qualsiasi contratto di locazione e di una cifra ritenuta tutt’altro che congrua, l’ex capo cantoniere – attraverso l’avvocato Paolo Salvati del foro di Terni – ha proposto opposizione alla maxi-cartella e il giudice Mario Montanaro, lo scorso 19 novembre, gli ha dato ragione. Quest’ultimo nella sentenza rileva come «nessuna norma di legge consente all’agenzia del Demanio di provvedere unilateralmente alla determinazione dell’indennità di occupazione sine titulo di un immobile di proprietà della stessa, come è avvenuto nel caso di specie». Secondo l’avvocato Salvati, quella emessa dal giudice potrebbe configurarsi come «una sentenza rivoluzionaria in quanto sancisce il principio secondo il quale anche un ente pubblico deve precostituirsi il proprio credito in contraddittorio e non unilateralmente». Il giudice ha anche condannato l’agenzia del Demanio a rimborsare all’uomo le spese di giudizio, pari a circa 2.700 euro.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli