Terni, omicidio Raggi: giudizio a porte chiuse

Amine Aassoul, l’assassino di piazza dell’Olmo, ha chiesto il rito abbreviato

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Come previsto, non verrà giudicato dalla corte d’assise Amine Aassoul – l’omicida di David Raggi – che, attraverso il proprio legale, ha chiesto di accedere al giudizio abbreviato. L’istanza, depositata in tribunale, fa seguito al giudizio immediato fissato dal gip Maurizio Santoloci per il 24 settembre.

David Raggi

David Raggi

L’OMICIDIO DI PIAZZA DELL’OLMO

A porte chiuse La richiesta di abbreviato implica così uno slittamento dell’udienza, probabilmente all’autunno, che si terrà in camera di consiglio – quindi a porte chiuse – di fronte ad un gip diverso da quello che ha seguito, nel ruolo di garante, le indagini sul grave fatto di sangue avvenuto in piazza dell’Olmo la sera del 12 marzo.

I FUNERALI DI DAVID RAGGI

Il giudizio abbreviato implica automaticamente una riduzione di un terzo della pena, «salvo in caso di ergastolo senza isolamento diurno, con la riduzione a 30 anni di reclusione e, in ipotesi di ergastolo con isolamento diurno, la riduzione ad ergastolo senza isolamento diurno».

In memoria di David Raggi, la fiaccolata 2 - 13 marzo 2015

FIACCOLATA PER DAVID

No responsabili civili Con l’accesso al giudizio abbreviato, ai familiari di David Raggi – parte offesa e assistiti dall’avvocato Massimo Proietti – viene preclusa la possibilità di citare in giudizio eventuali responsabili civili, individuabili nei ministeri che hanno seguito gli aspetti giudiziari e di pubblica sicurezza legati alla vicenda di Amine Assoul, rientrato in Italia clandestinamente nel maggio del 2014. Gli stessi potrebbero essere citati in un secondo momento, alla luce della sentenza, di fronte al tribunale civile.

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