Terni, ospedale: numeri in crescita

Il dg Dal Maso: «Nel 2018 previsti interventi strutturali e tecnologici, nuova sala ibrida, programmi di ricerca e di sperimentazione»

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Un bilancio decisamente positivo. È quello tracciato lunedì mattina dai vertici dell’azienda ospedaliera di Terni – presenti il direttore generale Maurizio Dal Maso, quello sanitario Sandro Fratini e quello amministrativo Riccardo Brugnetta – rispetto all’anno 2017, in cui sono stati attivati numerosi investimenti – ed altri, è stato detto, arriveranno nel corso del 2018 – e sono state gettate le basi per la riorganizzazione dei percorsi sanitari.

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Prospettiva internazionale «Gli indicatori di performance mostrano che l’azienda ospedaliera di Terni – spiega Dal Maso – non soltanto è in buona salute ma è entrata stabilmente nella fase di crescita dal punto di vista economico ma, soprattutto, degli esiti dei trattamenti sanitari erogati. I dati di attività 2017, l’assetto economico-finanziario e lo stato di avanzamento dei lavori e dell’aggiornamento tecnologico che, insieme al processo di innovazione organizzativa in atto e ai programmi sperimentali previsti per il 2018, mirano a fare dell’azienda ospedaliera di Terni un centro di riferimento nazionale ed europeo, senza perdere mai di vista la centralità del paziente, dei suoi bisogni e di coloro che gli stanno accanto».

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Il direttore generale ha anche voluto rivolgere «un ringraziamento speciale a tutto il personale dell’azienda grazie al quale è stato possibile raggingere risultati così importanti. Ciò significa che il fattore umano e il valore che ne deriva è nell’azienda ospedaliera di Terni molto alto e sarà sempre di più valorizzato negli anni futuri. Questa decisiva spinta in avantiè frutto del processo di innovazione e di revisione dei modelli organizzativi avviato nella direzione del modello di ospedale per intensità di cure in funzione della complessità assistenziale, che, insieme all’aggiornamento tecnologico, ha permesso di migliorare l’offerta assistenziale e chirurgica».

Polo di formazione Nel 2018, è stato detto, saranno attivati importanti programmi di ricerca e sperimentazione gestionale con multinazionali e grandi aziende di tecnologia sanitaria, tra cui cito 3M, IBM, Medtronic e General Electric, che porteranno l’azienda ospedaliera di Terni a diventare un centro di insegnamento e di ricerca di riferimento nazionale ed europeo per alcune particolari attività che, in alcuni casi, saranno implementate per la prima volta in Italia. Saranno anche stabilmente attivati i nuovi progetti di risparmio energetico, raccolta differenziata dei rifiuti e altre attività per la riduzione del consumo di energia.

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Equilibrio di bilancio Con un fatturato per attività di ricovero e specialistica «che supera per la prima volta i 130 milioni di euro e ricavi stimati in circa 193 milioni di euro, l’azienda chiuderà il 2017 in equilibrio di bilancio e con indicatori tutti con segno positivo: rispetto al 2016 il numero dei ricoveri è aumentato dell’1,1% che, in termini numerici, corrisponde a più di 321 casi su base annua. Il volume finanziario complessivo di attività ha registrato un +1,5% cioè un aumento di 1,5 milioni di euro. Crescono anche la complessità della casistica (con un aumento di 0,02 punti percentuali rispetto al peso medio), l’appropriatezza della degenza (con un miglioramento dell’1,6%), il numero degli interventi chirurgici che, grazie alla riorganizzazione delle sale operatorie, arrivano a circa 19.200 con un incremento del 5%, e l’attrazione extraregionale nelle specialità di cardiochirurgia, neurochirurgia, chirurgia bariatrica e in generale chirurgia robotica che supera il 20%. Al pronto soccorso (previsti interventi strutturali nel corso del 2018 con riferimento anche alla traumatologia, ndR) gli accessi aumentano dello 0,7% salendo a 43 mila e, contestualmente, crescono del 10,3% anche i pazienti trattati in Obi (osservazione breve intensiva)».

Il piano degli investimenti L’investimento in tecnologia, afferma il direttore amministrativo Riccardo Brugnetta, «quest’anno supera i 5 milioni di euro comprendendo anche le attrezzature già installate e finanziate, come la risonanza magnetica e il sistema telecomandato in pronto soccorso, e quelle in corso di realizzazione e installazione come la sala ibrida, che sarà completata e collaudata nel 2018, anno in cui sono stati già programmati ulteriori 2 milioni di euro per attrezzature destinate a medicina nucleare, radiologia, anatomia patologica, oculistica. Tramite noleggio, sono stati inoltre acquisiti il nuovo sistema robotico Da Vinci Xi, per un valore di 4,5 milioni di euro in locazione quinquennale, e le attrezzature per endoscopia, in locazione triennale per circa 800 mila euro».

60 milioni È stato anche ricordato che «il monte globale degli investimenti strutturali iniziato nel 2013 supera i 60 milioni di euro. In particolare nel 2017 i lavori hanno interessato nefrologia e dialisi, diagnostica per immagini e radiologia, il blocco spogliatoi nel corpo centrale, i lavori in urgenza della sala conferenze e altri adeguamenti edilizi e impiantistici. È invece programmato per il 2018 l’avvio degli interventi nell’ambito della diagnostica energetica, ristrutturazione di medicina nucleare, endoscopia digestiva, gastroenterologia, anatomia patologica, ampliamento del reparto di oncologia (con contributo della Fondazione Carit), trasferimento e riqualificazione della Tin (terapia intensiva neonatale) ed altri interventi».

Riorganizzazione dei percorsi sanitari La situazione dell’ospedale in questa fase è abbastanza particolare, evidenzia il direttore sanitario Sandro Fratini: «Mentre continuano i lavori di ristrutturazione avviati da tempo, e che saranno in gran parte completati nel prossimo anno, abbiano avviato importanti interventi riorganizzativi che comportano anche modifiche strutturali importanti. Mi riferisco in particolare all’attivazione di un nuovo sistema di gestione degli accessi tra pronto soccorso, medicina d’urgenza e Obi, pensato per evitare un iperafflusso di pazienti nei reparti nei periodi fisiologicamente più critici che corrispondono al picco influenzale invernale e all’allerta caldo estivo. Ultimati i primi lavori al pronto soccorso – aggiunge il direttore sanitario – inizieranno quelli per la realizzazione del centro traumi, un elemento necessario per un’azienda come la nostra. Un importante passo in avanti è stato fatto anche nel processo di informatizzazione che è ormai quasi completato, e sono già iniziati i lavori per installare due grandi tecnologie: la sala di neuroradiologia interventistica e la sala ibrida, un aggregato di tecnologie multidisciplinari che arricchiranno in modo decisivo la potenzialità operatoria dell’ospedale». In più, oltre ai percorsi oggetto di riorganizzazione, il 2018 porterà anche servizi e percorsi nuovi, come il ‘Centro di ascolto disabilità’ che dovrà garantire l’accesso agevolato alle prestazioni per le persone disabili. Secondo la dottoressa Agnese Barsacchi, il servizio potrà essere attivo entro i primi mesi dell’anno.

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