di S.F.
Recupero dell’edificio per le case popolari e utilizzo gratuito per decenni, ora è tempo di firmare. Palazzo Spada ha dato il via libera all’accordo tra Comune e Ater per la ‘famosa’ palazzina di via San Nicandro 78, a ridosso del centro di Terni.
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Cosa prevede l’accordo
In sintesi Ater – le interlocuzioni si sono sviluppate in particolar modo tra il 2021 e il 2022 – si occuperà della riqualificazione dell’edificio per ottenere alloggi e il Comune in cambio concede il comodato d’uso gratuito da 50 anni per la gestione. D’altronde l’interesse pubblico è lo stesso ed è volto «a garantire il servizio abitativo alle persone con fragilità sul territorio del Comune di Terni». Gli spazi saranno ovviamente locali a canone sociale ed i fondi a disposizione di Ater Umbria per il restyling arrivano da due delibere Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, focus sull’Ers) del 2017 e 2019. La Regione ha già approvato gli interventi con tanto di finanziamento da 1,1 milioni di euro.
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La durata
In realtà l’accordo non è stato trovato subito. Il Comune nel luglio 2022 ha chiesto spiegazioni ad Ater di motivare a livello economico la proposta della durata di 50 anni: simulazione di entrate/uscite e giustificazione per l’uso gratuito inviato. Poco più di un anno fa l’ok da palazzo Spada. Ora si firma lo schema di accordo. Del tema se ne sono occupati il dirigente al patrimonio Francesco Saverio Vista ed il funzionario tecnico con posizione organizzativa Angelo Baroni su input dell’assessore Michela Bordoni. A firmare tuttavia, presumibilmente, sarà il neo dirigente al ramo Piero Giorgini.