Terni, per Spirito Santo la Diocesi ha un’idea

Al Comune è stato chiesto di poter modificare la sua destinazione d’uso: si vorrebbe trasformarla da casa per vacanze a casa di riposo per anziani

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Un’idea ce l’hanno. Da piazza del Duomo – sede degli uffici della Diocesi di Terni-Narni-Amelia – hanno già fatto arrivare la richiesta a palazzo Spada, ma il percorso è appena iniziato.

Villa Spirito Santo In pratica quello che i tecnici del vescovo Piemontese hanno in mente  (anche se il vescovo ha fatto dire, invece, che l’idea resta solo quella della vendita) sarebbe questo: visto che il ‘turismo religioso’ non tira come si sperava, si potrebbe ipotizzare, anche per rendere più appetibile il complesso per i possibili – e magari già individuati – compratori, cambiarne la destinazione d’uso. Puntando sul settore socio-sanitario. Ma per farlo c’è bisogno fare degli aggiustamenti. Ed è per questo che al Comune è stato chiesto di fare una modifica al piano regolatore. In cambio la Diocesi sarebbe pronta a cedere a titolo gratuito una parte dell’area verde di Collerolletta. Ma la richiesta di spiegazioni che umbriaOn ha fatto pervenire a piazza del Duomo, non ha ricevuto risposta.

VILLA SPIRITO SANTO OGGI – LE FOTO

La discussione Ma che la cosa sia vera lo conferma Faliero Chiappini, il presidente della prima commissione consiliare di palazzo Spada, che «ha ricevuto le osservazioni dei tecnici e si è riservata di decidere». La commissione, insomma, non si è espressa negativamente sulla proposta, ma ha chiesto che la cosa venga inquadrata in un contesto più ampio: visto che si sta ragionando sulla così detta ‘variante diffusa’, in poche parole, si sta pensando anche ad una ‘variante normativa’, per poter affrontare il problema con maggiore cognizione di causa.

La mappa Anche perché, mentre in Comune si ha un’idea di quali e quante siano le strutture socio sanitarie che lavorano in regime di convenzione sul territorio, non sarebbe mai stata realizzata – e la cosa appare poco normale – una mappatura delle attività non convenzionate esistenti sul territorio. In pratica non esiste un elenco delle strutture che svolgono questi servizi, non si sa dove siano, quante persone possono ospitare e se la loro distribuzione geografica sia in linea con l’effettivo fabbisogno che si registra nelle varie aree del Comune. 

Nessun indirizzo Il tutto perché, di fatto, la gestione della cosa non sarebbe mai stata sottoposta ad una sorta di ‘indirizzo politico’, ma invece lasciata al controllo – e quindi alla discrezionalità – dei tecnici comunali. E siccome a poche centinaia di metri da Villa Spirito Santo c’è la casa di riposo di Collerolletta, con una novantina di posti letto autorizzati, mettere ordine al settore potrebbe non essere una brutta idea.

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