Terni, Prc al Comune: «Irresponsabile»

Durissima presa di posizione sulle problematiche ambientali e sulla misure prese per contrastare l’inquinamento

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di Rifondazione Comunista di Terni

Rifondazione Comunista denuncia l’irresponsabilità dell’Amministrazione comunale cittadina nell’affrontare l’allarme polveri sottili che attanaglia, dal 28 Novembre, la conca ternana.

Dopo ventiquattro giornate consecutive di sforamenti di tutte le centraline della rete di monitoraggio della qualità dell’aria senza prendere alcun provvedimento e dare informazioni ai cittadini su come far fronte allo smog, l’Assessore all’Ambiente (sic!) Giacchetti decide, finalmente, di fare qualcosa. Convoca la stampa ed annuncia un pacchetto di rimedi tardivi e largamente insufficienti.

Tardivi perché siamo, ormai, vicini al mese consecutivo di inquinamento dell’aria che respiriamo ed il protocollo d’intesa, sottoscritto con la Regione, imponeva provvedimenti straordinari già al terzo giorno consecutivo di superamento dei limiti.

Non solo non si è intervenuti, quindi, ai primi di Dicembre ma, cosa ancor più grave, è che i provvedimenti, annunciati dal “solerte” assessore (senza nessun confronto con le associazioni ambientaliste e la società civile) entreranno, incredibilmente, in vigore solamente a partire dal prossimo 11 Gennaio!

La sottovalutazione del problema è tale da rimandare ogni intervento alla settimana successiva all’Epifania. Lo shopping natalizio è più importante della salute umana!

Eppure la centralina posta nel quartiere le Grazie, con i suoi 59 superi nel 2015 (sarebbero 62, se l’ARPA conteggiasse quelli del 16,17,18 Novembre, praticamente certi), piazza Terni fra le città più inquinate d’Italia. Tutte le centraline ternane superano abbondantemente il numero dei 35 sforamenti tollerati e si pongono come le peggiori dell’Umbria in tutte le misurazioni.

Da calcoli fatti dalla Commissione Ambiente del PRC risulta che, se la media dei valori registrati a Novembre era di poco superiore al limite di 40 µg/m³ (44,8 per Le Grazie, 45,7 per Borgo Rivo, 42 per Carrara), quella del mese di Dicembre viaggia al doppio del valore tollerato: 80,1 per Le Grazie ed oltre 73 µg/m³ per le altre due centraline. Valori altissimi e, come ormai riconosciuto scientificamente, molto pericolosi per ogni essere vivente.

E non siamo alle prese con un fenomeno nuovo, anomalo che sorprende le istituzioni e gli enti preposti alla nostra salute. E’noto da almeno un decennio, da quando l’Arpa rende pubblici i dati, che lo smog opprime la conca ternana dall’autunno fino alla primavera successiva.

E’ intollerabile che ancora non ci si sia dotati nei parchi, nelle scuole, nei centri sportivi all’aperto della città di monitor informativi, in diretta, sulle soglie orarie di pericolosità.

Riguardo i provvedimenti annunciati è facile prevedere che saranno inefficaci. Positiva l’estensione della ZTL, ma il lavaggio (e lo spazzamento!) stradale, per impedire il risolleva mento delle polveri, rimane sul piano vago delle intenzioni viste le difficoltà economiche dell’ASM. E sui riscaldamenti domestici rimandare i controlli ai vigili o al personale della Provincia, ormai in smobilitazione, si commenta da sé.

C’è bisogno di ben altro; c’è bisogno di un grande progetto complessivo che rivoluzioni la città e le sue abitudini, per renderla vivibile. Un progetto che assicuri, in tempi brevi, almeno la risoluzione di due questioni strategiche, bloccate da tempo.

La prima è quella della mobilità alternativa e della metropolitana di superficie che ha le stazioni completate, ma nessun treno che le colleghi. La seconda il progetto, fermo colpevolmente dal 2012, del teleriscaldamento di Borgo Bovio e successivamente ad altri quartieri, tramite il recupero e l’utilizzo del calore disperso dai forni delle Acciaierie.

Due mesi di pesante inquinamento, senza provvedimenti e la minima informazione ai cittadini: è questo il regalo che l’Amministrazione Comunale porta sotto l’albero di Natale ai ternani.

Un dono che si affianca a quello, deposto nel corso dell’anno, dell’apertura del secondo inceneritore a Maratta.

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