Terni, pulizie Comune: «Aggiudicate a marzo»

Incontro chiarificatore fra sindacati e assessore Masselli in Comune: «La guardia – dicono le sigle – resta alta perché non si deve risparmiare sulla pelle dei lavoratori»

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Finalmente una schiarita – ma la guardia resta alta – sulle vicissitudini delle lavoratrici dell’appalto per le pulizie degli immobili comunali. L’incontro di lunedì mattina, organizzato dal presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti e che ha messo di fronte i sindacati e l’assessore comunale al bilancio Orlando Masselli, è servito a riportare un po’ di chiarezza. Tanto che le sigle hanno annullato la protesta fissata per lunedì pomeriggio durante la seduta del consigli comunale, ‘sostituita’ da una conferenza stampa presso la sede della Cgil di Terni.

TERNI, APPALTO PULIZIE: «DRAMMA DA TRE ANNI»

«Una vicenda paradossale»

«L’amministrazione comunale ha garantito il superamento della gara ponte e che la commissione lavorerà in questi 45 giorni per l’aggiudicazione della gara triennale – affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil -. Intendiamo sottoporre all’attenzione della comunità il problema che ha coinvolto gli operatori di questo servizio a committenza del Comune. Si tratta di 24 fra lavoratrici e lavoratori, letteralmente stritolati per effetto della logica di assegnazione degli appalti al massimo ribasso adottata dal Comune di Terni negli ultimi anni. Per i 24 lavoratori e lavoratrici in questione, abbiamo assistito e contrastato una serie di assegnazioni con gare di appalto della durata iniziale di sei mesi, che hanno portato all’avvicendarsi di diverse aziende del settore, aventi in comune la partecipazione a gare di questo genere che hanno provocato la riduzione delle ore lavoro di circa il 60% e la conseguente riduzione lineare del livello retributivo».

La battaglia

«Come se non bastasse – proseguono i sindacati – un’azienda che si è aggiudicata il suddetto appalto non ha nemmeno corrisposto gli interi emolumenti dovuti, oltre al completo trattamento di fine rapporto. Ed anche su questo fronte, siamo impegnati per assistere legalmente i lavoratori e le lavoratrici nel recupero di tutti i crediti. Coloro che hanno protestato in questi giorni per evitare l’ennesima gara di appalto al massimo ribasso, hanno sperimentato sulla propria pelle la pesante riduzione degli importi in busta paga già descritti, oltre a condizioni lavorative proibitive, considerato che i carichi di lavoro sono del tutto incompatibili con le ore di lavoro assegnate. Soltanto in occasione dell’ultima gara, con enorme fatica, si è assistito ad un lieve aumento delle ore di lavoro che sono, comunque, del tutto insufficienti per dare dignità al lavoro che viene svolto e per conferire qualità al servizio svolto. Per quest ci siamo battuti per ottenere l’apertura di una gara di durata almeno triennale e basata sul criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente pia vantaggiosa, come indicato nel Codice degli Appalti e in tutte le linee guida Anac, trattandosi di appalto di servizio ad alta intensità di manodopera».

«Superata la gara-ponte ma restiamo vigili»

«Gare di sei mesi in questi casi diventano moralmente inaccettabili – concludono le tre sigle – così come la continua ricerca del contenimento dei costi attraverso la compressione dei diritti, genera una competizione sleale anche tra imprese che non garantisce né la qualità del lavoro né quella del servizio. Chiediamo a tutte le stazioni appaltanti pubbliche e private di aderire ad un protocollo che possa condizionare positivamente le degenerazioni avvenute in questi anni di crisi: bandi senza il massimo ribasso e con la clausola sociale in grado di garantire lavoratori e lavoratrici che vivono una condizione di incertezza perenne sul proprio futuro occupazionale. La battaglia condotta in queste ore ha determinato il superamento della gara ponte-ma non ha sconfitto l’idea che si può risparmiare sulla pelle e sulla dignità delle persone che hanno la sola aspirazione di lavorare e di farlo con una retribuzione in grado di garantirne le condizioni materiali».

«Incontro molto positivo»

In merito all’incontro di lunedì mattina in Comune, il presidente dell’assemblea comunale Ferranti si esprime così: «È stato sicuramente positivo. Un incontro per fare chiarezza sulla proroga di 40 giorni, in atto al solo fine di arrivare all’assegnazione definitiva per tre anni del servizio di pulizia degli uffici comunali. La commissione sta analizzando le 25 offerte pervenute, un’operazione che richiede tempo. Comunque a marzo verrà aggiudicato l’appalto definitivo triennale che non sarà al massimo ribasso ma con offerta economicamente vantaggiosa e clausola di salvaguardia sociale. Si è ragionato, infine, con le sigle sindacali sull’ipotesi di redigere un protocollo di intesa sulle modalità delle gare, sempre nel rispetto della normativa, per garantire servizi efficienti ma anche una dignità lavorativa e contributiva ai dipendenti delle ditte vincitrici di appalto».

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