Terni, puzze Sabbione: si cambia strategia. «Limitazioni di orario e revisione Aua»

Obiettivi non raggiunti finora nonostante i recenti confronti tra Comune e 4Fish. Nuove mosse in arrivo

Condividi questo articolo su

di S.F.

Sabbione, le puzze nell’area industriale di Terni – non solo, talvolta arriva in centro – e l’azienda 4Fish. Obiettivo non raggiunto e cambio di strategia: lo ha reso noto giovedì pomeriggio l’assessore all’ambiente Mascia Aniello nel corso della conferenza stampa dell’esecutivo Bandecchi. La storia è complessa e per ora non risolta.

LUGLIO 2023, IL NUOVO PROTOCOLLO
4FISH, TALVOLTA PUZZA FINO IN CENTRO
ALLA 4FISH IL RAMO MANGIMIFICIO: 1,8 MILIONI DI EURO
4FISH, LA SCADENZA PER IL PIANO DI MITIGAZIONE ODORI. ERA IL 2022

Mascia Aniello

Che si fa?

A metà luglio era stato annunciato il nuovo protocollo dopo un confronto tra l’amministrazione e l’azienda marchigiana. Esito positivo? Per ora no. Lo ha spiegato la Aniello in un breve passaggio: «Abbiamo avuto un incontro con Regione, Arpa e Usl Umbria 2 pochi giorni fa. Dalla relazione di Arpa è emerso che, nonostante l’azienda abbia messo in atto le prescrizioni della Regione, non sono stati raggiunti gli obiettivi». Il focus è sull’impatto odorigeno. Che si fa dunque? «Stiamo per avviare una procedura di limitazione di orario e al contempo è stata chiesta la revisione dell’Aua, l’Autorizzazione unica ambientale. Al momento non contiene parametri definiti per gli odori», l’aggiornamento. Vedremo come andrà con l’autunno.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli