Terni, fallimento Alimentitaliani-Gruppo Novelli: alla 4Fish il ramo mangimificio

Dopo cinque aste deserte, c’è la mossa decisiva della società per il vasto impianto di via Mercurio: via libera da 1,8 milioni di euro

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di S.F.

Lo scorso 6 febbraio la presentazione dell’offerta irrevocabile di acquisto cauzionata’, poi la verifica di eventuali rilanci migliorativi e, vista l’assenza di ‘concorrenza’, l’aggiudicazione per 1,8 milioni di euro. C’è una novità di rilievo legato al ramo d’azienda pet food mangimificio – in capo al 50% al fallimento Alimentitaliani srl e l’altra metà al fallimento Gruppo Novelli – di Terni, in via MercuriO: la 4Fish srl, già da anni attiva nello stabilimento in affitto, si è fatta avanti per prenderselo.

4FISH, LA SCADENZA PER IL PIANO DI MITIGAZIONE ODORI

La planimetria

Di cosa si tratta

Si tratta dell’impianto di produzione e commercializzazione di alimenti secchi confezionati per animali da compagnia e di produzione di mais a fiocchi. Più la zona per la produzione di mangime zootecnico per animali da reddito: «Al ramo – si legge nel documento pubblico firmato a Cetraro da Marco Bartolini, Fernando Caldiero e Michele Castellano, i professionisti che seguono la vicenda dei due fallimenti – afferiscono 14 lavoratori, di cui 8 attualmente in Cigs per area di crisi industriale complessa». Tra il 29 ottobre 2021 e il 22 dicembre 2022 si sono svolte cinque aste, tutte andate deserte. Poi di recente la 4Fish si è attivata con la decisiva mossa.

26 OTTOBRE 2020, L’AUA POST BAGARRE – DOCUMENTO

A sinistra lo stabilimento

Via libera

D’altronde l’azienda c’era già in affitto – in origine Salmontrutta srl – con contratto triennale del 7 dicembre 2018, poi prorogato (all’epoca 8.500 euro al mese di canone posto a base). In sostanza la 4Fish ha approfittato del diritto di prelazione e ha offerto 1,8 milioni di euro per l’acquisizione. Il 27 marzo scorso c’è stato l’ok nello studio di Bartolini ad Orvieto e ora, da quanto si apprende, c’è da far trascorrere i tempi tecnici per il versamento del saldo. Si parla di un fabbricato da 3.685 metri quadrati lordi per il cibo secco per animali e mais, un altro da 2.262 mq per il mangime zootecnico, una cabina elettrica da 67 mq, attrezzature, arredi e altro ancora.

Terni, movimenti in vista all’ex Novelli di via del Commercio

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