Terni, rogo alla Cores: primi provvedimenti

Le misure di prevenzione imposte dal sindaco di Stroncone nel raggio di mille metri dall’azienda

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Scattano i primi provvedimenti, dopo il rogo alla Cores-Corecom di Vascigliano. A prenderli è il Comune di Stroncone.

La nube di fumo

La nube di fumo

L’ordinanza Il sindaco rende noto che «la USL Umbria2, con riferimento all’esito del sopralluogo effettuato da personale tecnico ed in attesa della caratterizzazione e di un preciso modello di ricaduta dei residui di combustione che sarà trasmesso dall’Arpa, ha chiesto, a titolo cautelativo e precauzionale, al fine di prevenire eventuali danni alla salute pubblica, di emettere un’ordinanza sindacale, affinché, nel raggio di 1000 metri dalla sede del predetto incendio, ci si attenga alle seguenti misure di carattere generale: il consumo di prodotti ortofrutticoli può avvenire solo previo accurato lavaggio con acqua associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura; è fatto divieto di consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata, da parte dei soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; provvedere al mantenimento degli animali da cortile in stabulazione chiusa, evitando il razzolamento e procedendo all’alimentazione mediante prodotti provenienti da altre zone; divieto di pascolo; divieto di utilizzo delle uova e di eventuali altri prodotti di origine animale derivati da animali a stabulazione libera; divieto di utilizzo dei foraggi e dei cereali, per alimentazione animale, provenienti dall’area interessata o eventualmente esposti alla ricaduta dei residui di combustione».

L’ORDINANZA DEL SINDACO DI STRONCONE

Terni incendio Cores Vascigliano Stroncone4Le analisi Le previsioni parlavano proprio di un raggio compreso tra i mille e i 1.500 metri dal luogo dell’incendio. A dirlo era stato, lunedì pomeriggio al consiglio comunale di Terni, l’assessore Emilio Giacchetti: «Quando avremo la possibilità di visionare il modello, il Comune di Terni saprà se porzioni del suo territorio sono o meno interessate dagli effetti del rogo di Vascigliano e potrà procedere, su indicazione della Asl, con un’eventuale ordinanza».

IL ROGO ALLA CORES-CORECOM: LE FOTO, IL VIDEO/1 E IL VIDEO/2

 

Come si presentava la Cores all'alba

Come si presentava la Cores all’alba

Doloso? Si indaga, intanto, a tutto campo per cercare le cause dello spaventoso incendio della notte tra domenica e lunedì: secondo gli sperti il materiale che è andato distrutto nell’incendio non presenterebbe il rischio di essere soggetto a fenomeni di autocombustione e le prime squadre di vigili del fuoco arrivate sul posto avrebbero notato più di un focolaio. Sulla vicenda è stato aperto, in procura, un fascicolo di indagine che è stato affidato al sostituto procuratore Tullio Cicoria.

L’azienda La ex Cores, la spiegazione arriva da fonti sindacali, «era una cooperativa che, dopo un periodo di crisi, era stata rilevata, con un contratto di affitto di ramo d’azienda, dalla emiliana Corecom che, poi, ha perfezionato l’acquisto, garantendo il posto ai 17 addetti». L’azienda, ferma da dicembre, «era stata oggetto di una serie di interventi di messa a punto ed era pronta a rimettere in funzione gli impianti e proprio per questo c’era grande quantità di materie prime stoccate nel piazzale. Quelle materie prime che, invece, sono andate distrutte».

La coincidenza E il giorno della ripartenza degli impianti doveva essere proprio questo lunedì che, invece, è diventato quello delle domande e delle paure: «Perché adesso – è il timore – ci sarà la doverosa inchiesta, si dovrà stabilire cosa è successo davvero, ma intanto la produzione non potrà iniziare e il rischio che corre l’azienda è di perdere del tempo prezioso sul mercato». Una coincidenza, se lo è, davvero curiosa.

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