Terni, San Carlo diviso: «Lo svincolo va bene»

Un gruppo di residenti difende la nuova viabilità, ma propone un miglioramento

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Quella sulle nuove regole relative alla viabilità sullo svincolo di San Carlo promettono di essere molto di più delle ‘classiche’ polemiche ferragostane.

Favorevoli Un gruppo, decisamente folto, di residenti di San Carlo, si schiera infatti, decisamente a favore delle modifiche fatte e parla di «sterili polemiche da parte dei componenti di alcune famiglie residenti nei pressi degli innesti stradali di S. Carlo e di Collelicino». Secondo loro «le modifiche sono il risultato di un lungo e paziente lavoro di squadra portato avanti dalla Prefettura di Terni, dal comando provinciale della Polizia stradale di Terni, dall’amministrazione comunale e dalla direzione Anas, che da tempo erano al corrente di come l’incolumità pubblica di migliaia di utenti transitanti quotidianamente sulla strada statale 675 fosse messa seriamente a repentaglio dal comportamento scorretto di alcuni automobilisti che, in palese e grave violazione del Codice della strada, nel corso della giornata, per trecentosessantacinque giorni all’anno, attraversavano trasversalmente quel tratto di strada». E mettono a disposizione un filmato, girato in un giorno qualsiasi, che la dice lunga.

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Il video Il breve filmato, dicono «evidenzia in modo inequivocabile, la situazione di estremo pericolo persistente da molti anni, fino alla scorsa settimana, presso gli innesti per Collelicino e per S. Carlo. Noi – insistono – non possiamo che stigmatizzare il deplorevole comportamento di quei cittadini che, nel loro esclusivo interesse, continuano ad attraversare trasversalmente in quel tratto di strada, mantenendo irresponsabilmente inalterata la stessa situazione di estremo pericolo. La palese sfida alle istituzioni che si sono adoperate per risolvere il problema, oltretutto, è inaccettabile, non appartiene al comune senso civico della nostra città, ove il bene comune ha sempre prevalso, prevale e speriamo prevarrà ancora sull’interesse esclusivo dei singoli».

L’Anas È altresì vero, però, dicono ancora i residenti di San Carlo, «che se l’Anas avesse mantenuto l’impegno di realizzare la complanare, assunto nel mese di novembre 2009, le lamentele sull’eccessivo allungamento del percorso per accedere al centro abitato di San Carlo, sollevate da quella parte dei residenti, non sussisterebbero. Infatti con la complanare si sarebbe ridotto notevolmente tale percorso in quanto l’innesto sulla strada di San Carlo era previsto presso il manufatto del sottovia già esistente fuori dal centro abitato di San Carlo e che l’Anas costruì nel corso dei lavori del RaTo proprio per collegare i due fronti che erano stati separati dalla nuova strada».

La storia Nel corso di sei anni, ovvero dal settembre 2009 ad oggi, è la lamentela, «molti sono stati gli incontri con le varie Istituzioni e con l’Anas per definire la complanare. Per ultimo la ‘conferenza dei servizi’ del 24 luglio 2013 e il conseguente atto di acclaramento emesso il a novembre dello stesso anno dal provveditorato interregionale per le opere pubbliche Toscana- Umbria, sede coordinata di Perugia. Da allora, però, non si è avuta nessuna notizia».

La richiesta Visto che «sono già trascorsi due anni, e tale opera non è stata neanche inclusa nella lista dei prossimi interventi previsti nella Regione Umbria, si può ragionevolmente ritenere che sia stata definitivamente accantonata, nonostante gli impegni assunti. Se così fosse, una soluzione alternativa potrebbe essere la realizzazione di un’uscita destroide sulla ‘675’ in direzione Orte, per transito solo di autoveicoli fino a 35 quintali, con innesto presso il sottovia. Il terreno all’inizio è pianeggiante poi scende gradualmente proseguendo per circa 100 metri in direzione del manufatto. Opera semplice da realizzare in quanto non necessita né di sbancamenti né di muri di contenimento, sarebbe sufficiente riportare, livellare e compattare dello stabilizzante sul breve tratto e poi asfaltare. Una volta oltrepassato il sottovia si giunge sulla strada di S. Carlo e in quel punto si hanno tre possibilità di proseguimento: svolta a sinistra per il centro abitato di San Carlo; dritti verso il centro abitato di Prisciano, con oltrepasso del torrente Tescino; svolta a destra in direzione della rotatoria Terni Est. Si tratta di un’opera d’immediata esecuzione, che richiede un modesto impegno finanziario, senza dover procedere con l’affidamento dell’appalto tramite pubblicazione del bando di gara. In tal caso si potrebbe procedere con l’affidamento diretto». E la storia si arricchisce di un nuovo capitolo.

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