Terni, scuole e mense: giunta sotto esame

La maggioranza si sfilaccia e spuntano malumori nei confronti del vice sindaco, mentre dall’opposizione arrivano critiche pesanti

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Mal di pancia. Forti. A provocarli sono le mense scolastiche ternane, ma non ai bambini. Perché sono gli adulti a manifestare i segni di un’insofferenza – di un’intolleranza – che potrebbe diventare un’epidemia. Che se non sasrà curata in fretta potrebbe avere conseguenze devastanti.

Le frasi Più che quelle dette in consiglio comunale – in una giornata come quella di lunedi, che sarà ricordata come una delle più brutte di questa consiliatura – pesano le parole, tutte da interpretare, ma che danno la misura di quanta tensione ci sia dentro la maggioranza che sostiene la giunta di palazzo Spada.

Istituzionali Perché da una parte ci sono le dichiarazioni ‘istituzionali’, come quella del presidente della seconda commissione consiliare (Francesco Filipponi, Pd), che sulle mense scolastiche dice che «dopo il mandato del consiglio ad approfondire, si possa aprire in commissione, come già è avvenuto altre volte, un confronto serio in un clima sereno e disteso. Questa possibilità di approfondire in un tavolo istituzionale, ed affrontare quindi nuovamente il tema, consente la partecipazione di tutti i soggetti interessati. Con tutti i dati necessari alla mano ed il contributo di tutti gli attori coinvolti, avendo a mente l’obiettivo di mantenere un ottimo servizio, si potrà fare un buon lavoro nell’interesse dei bambini della nostra città». Ma poi c’è il resto.

Valeria Masiello

Valeria Masiello

L’attacco E il resto parla di un Partito Democratico con i nervi a fior di pelle: «Il consiglio comunale ha mostrato a tutti chi sa prendersi le responsabilità di gestire una città – scrive su Facebook la consigliera  ‘dem’ Valeria Masiello – e chi si nasconde dietro le stanzette. Chi ha la maggiore responsabilità di quello che è accaduto oggi lo dica e chi si candida a rappresentare la città venga a spiegare ai cittadini e ai rappresentanti dei lavoratori come stanno le cose! Bisogna metterci la faccia sempre! E spiegare ai genitori e ai lavoratori che questa maggioranza e questo partito hanno a cuore i bambini, la qualità del cibo e il futuro di Terni esattamente come loro. Basta con le bugie e la politica da bar. E chi ha le maggiori responsabilità si faccia vedere e apra bocca. Non si diventa re e regine senza il consenso del Popolo!!! Io c’ero..».

Sandro Piccinini

Sandro Piccinini

«Scelte sbagliate» Incassando il commento di un altro consigliere del Pd, Sandro Piccinini, che non era in consiglio in quanto convalescente dopo un intervento chirurgico: «Quando si fanno scelte sbagliate e sciagurate…quando si sceglie di mettere persone sbagliate in posti importanti e delicati i risultati sono devastanti….quando si prendono persone che non hanno consensi nella società e si penalizza chi ci mette la faccia nel bene e nel male chi porta voti e chi sta in mezzo alla gente dalla mattina alla sera, succede anche questo…per la prima volta in dodici anni ero assente perché malato…ma ho visto una cosa bruttissima, ho visto il popolo scagliarsi contro di noi, non era mai avvenuto con quella forza…chi deve riparare ai danni fatti lo faccia subito altrimenti….per noi è veramente dura…». Tanto che c’è chi ringhia: «Ne parleremo nel prossimo vertice di maggioranza».

«Regine e reginette» E poi, come sempre, c’è dell’altro. Perché, certo, la problematica è quella sotto gli occhi di tutti: la sopravvivenza di alcune scuole e, nello specifico, del servizio mensa con il ‘cotto e mangiato’ reclamato dai genitori. Ma un commento al veleno apparso sul ‘post’ di Valeria Masiello apre altri scenari: «Nel nostro partito – scrive una dirigente del Partito Democratico ternano – non abbiamo bisogno né di regine né di reginette!», a cui la Masiello replica: «Esattamente». E qui si capisce meglio.

Francesca Malafoglia

Francesca Malafoglia

Malafoglia Perché la maggioranza scricchiola non solo – che pure non è poco – a causa delle prese di posizione di quei consiglieri comunali (Orsini del Pd e Chiappini di Cittaperta) che hanno aderito all’atto di indirizzo, poi bocciato, presentato dalle opposizioni, ma pure perché, dentro quella maggioranza, è in corso una vera e propria faida: l’assessore ‘al ramo’ Carla Riccardi è sotto tiro da tempo – «quel quando si prendono persone che non hanno consensi nella società» di Piccinini è emblematico – ma nel mirino ci sarebbe anche il vice sindaco, Francesca Malafoglia, che sorregge, da tempo e non solo dal punto di vista amministrativo, la Riccardi.

La ‘tessera‘ Quel «Nel nostro partito non abbiamo bisogno né di regine né di reginette!» sarebbe infatti dedicato proprio a lei che, seppure abbia detto più volte di non essere intenzionata, agita i sonni delle donne del Partito Democratico, che sembrano temere il fatto che le possa ‘prendere la tessera’ del partito. Francesca Malafoglia, raggiunta da umbriaOn, ha solo confermato di non avere nessuna intenzione di entrare nel Pd, mentre su tutto il resto ha preferito tacere.

Sel “Nella nostra realtà il servizio di refezione scolastica si caratterizza per avere quasi tutte le cucine all’interno delle singole scuole, producendo e distribuendo in loco circa 4000 pasti al giorno: dove si mangia tutti i giorni i pasti vengono preparati in loco. Le ‘Cuoche a KM 0’ garantiscono ogni giorno grande qualità, attraverso l’uso di alimenti biologici e di stagione, e sempre il più diffuso è l’uso di stoviglie in ceramica, bicchieri in vetro e posate in acciaio. La sfida futura è quella di coinvolgere le famiglie e i bambini e le bambine nella costruzione partecipata dei menu, andando oltre il gusto personale, vivendo il momento della refezione come ricerca e scoperta di nuove esperienze educative, e nell’introduzione di prodotti locali”. «Questo non è né un comunicato dei genitori né nostro – dice il circolo  di ‘Sinistra, ecologia e libertà’ (Sel) di Terni – ma un estratto del programma con cui il sindaco Di Girolamo e la sua Coalizione hanno vinto le elezioni amministrative nel 2014. Un programma molto esplicito sia nell’affermare che i punti di cottura all’interno delle scuole sono un elemento centrale per la qualità del servizio, sia nel prendere precisi impegni per il mantenimento e rafforzamento degli stessi».

«Rottura della fiducia» Un impegno, secondo Sel, «dunque vincolante con le famiglie, i bambini e tutti i cittadini, il cui mancato rispetto non potrà che essere visto come un’ennesima esplicita rottura della fiducia che i cittadini ripongono nella politica e negli amministratori. Ancora più grave sarebbe abbassare la qualità dei servizi educativi del comune con una decisione che non tiene neanche conto dei più elementari percorsi di partecipazione con l’utenza e con i lavoratori, unica strada possibile per cercare soluzioni condivise e rispettose dei diritti dei bambini e di chi lavora nei servizi. Troviamo anche poco serio utilizzare argomenti come la filiera corta, i cibi biologici, l’uso dei prodotti stagionali, cose già presenti nelle nostre mense scolastiche, come fumo negli occhi da barattare con le cuoche e le cucine in loco».

Silvano Ricci

Silvano Ricci

Maggioranza, comportamento discutibile Il consigliere comunale di Sinistra per Terni, Silvano Ricci, punta il dito contro la maggioranza: «La discussione andata in scena lunedì durante il consiglio comunale alla presenza dei genitori dei bimbi sul caso mense – spiega Silvano Ricci, consigliere comunale di Sinistra per Terni – mette in evidenza ancora una volta un comportamento discutibile da parte della maggioranza, che lascia prefigurare l’attuazione anche a Terni del ‘modello di sinistra italiana’. Assessori nominati e non votati che prendono decisioni in maniera unilaterale e che poi pretendono che tali decisioni siano votate dal consiglio. Peraltro senza nemmeno essere presenti in aula al momento della discussione. Personalmente ho votato l’atto di indirizzo del Movimento 5 Stelle per il merito della questione, perché credo che serva più collegialità per la programmazione di un atto così importante per il futuro dei bambini e dei lavoratori».

Emanuele Fiorini

Emanuele Fiorini

Pd ‘sordo’ Anche Emanuele Fiorini, consigliere regionale della Lega Nord, attacca la maggioranza e Forza Italia nella gestione della vicenda: «Troviamo ingiustificato il comportamento da parte del Partito Democratico che, ancora una volta, dimostra di non voler ascoltare la voce dei cittadini al solo scopo di bandire gare pubbliche che andrebbero a favorire i soliti amici. Inoltre, troviamo irresponsabile l’atteggiamento dei consiglieri comunali di Forza Italia che hanno, di fatto, agito da stampella al sindaco Di Girolamo. Basta con la finta opposizione. Sia chiaro a tutti che la questione non finisce qui».

Paolo Crescimbeni

Paolo Crescimbeni

Triste spettacolo Paolo Crescimbeni, già candidato sindaco per il centro destra e oggi nel gruppo misto, dice che «Il consiglio comunale ha offerto un triste spettacolo in quanto sono state calpestate leggi, principi di democrazia e di etica pubblica. La maggioranza che governa il Comune di Terni ha dimostrato di voler procedere tutelando più i suoi sponsor, i boss della città, che i cittadini, fin anche i più giovani, i bambini delle scuole. Una votazione confusa da false indicazioni, il rifiuto di ripetere il voto come logica e legge avrebbero voluto, centinaia di genitori inascoltati, tre consiglieri di opposizione che di fatto hanno appoggiato la maggioranza, una arroganza complessiva senza pari giocando sulla salute e la qualità della vita dei cittadini, anche se questi sono questa volta i più piccoli, i bambini delle scuole. Se questa maggioranza è costretta (da chi? perché?) a compiere questi scempi del diritto e della logica, se la buona politica è uscita definitivamente da Palazzo Spada, ritengo che questo sia il canto del cigno di una amministrazione priva di dignità, di morale e di rispetto per i cittadini».

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