Terni, semafori in ’tilt’: il Comune tace

Alcuni impianti non funzionano nonostante siano stati adeguati, i cittadini rischiano per attraversare la strada. Bucari non risponde

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Terni Cospea centro commerciale cavalcavia alfonsine (4)La denuncia arriva da una lettrice di umbriaOn, che l’ha scritta su Facebook ed ha poi chiesto ad umbriaOn di provare a capire cosa stia succedendo: «Il semaforo di via Alfonsine, dopo mesi, ancora non funziona. La macchine ovviamente non si fermano. Aspettate il morto?»

I guasti La questione dei semafori a Terni va ormai avanti da tempo. Finalmente sembrava essere arrivata una piccola vittoria per i pedoni e per gli automobilisti che si trovano a rischiare troppo e troppo spesso. Nella determina comunale del 5 novembre 2016, infatti, si legge che sono stati assegnati i lavori per la sostituzione del regolatore semaforico dell’impianto via Turati – via Lungonera Savoia. Ma questo non basta.

L’impegno del Comune È scritto chiaro e tondo. Il semaforo verrà sostituito e a pagare i 9.516 euro previsti sarà il Comune. Ma la storia è un po’ più complicata di così e ad andarci di mezzo sono gli utenti della strada.

La delibera del 2007 Il progetto di ‘adeguamento degli attraversamenti semaforizzati per i non vedenti’ è stato deliberato il 21 giugno del 2007. Con questo atto si prevedeva di partecipare al bando del Ministero dei trasporti, con cui si prevedeva in origine un importo complessivo di circa 86 mila euro. Il 50 per cento doveva essere finanziato dall’amministrazione comunale, mentre il restane 50 per cento competeva al Ministero.

Semaforo viale dello Stadio, piscine - 10 dicembre 2015I semafori da adeguare Con il progetto si prevedeva l’adeguamento degli impianti di: via Curio Dentato, via Leopardi, viale dello stadio, viale Turati, via Di Vittorio e viale Brin. Ma il piano non finiva qui. Infatti, in quei soldi doveva rientrare anche la realizzazione di nuovi impianti: piazza Dante Alighieri, via Bramante, viale Aleardi e viale Tristano di Ioannuccio. A questo punto il Comune, come da ‘accordi’ ha contratto un mutuo per la quota che gli spettava (circa 42 mila euro), mentre il Ministero si è tirato indietro. «Il contributo ministeriale veniva cancellato dagli stanziamenti previsti e quindi non erogato», si legge nella delibera di novembre 2016.

I soldi rimasti Il Comune però non è rimasto con le mani in mano e si è dedicato alla realizzazione del semaforo di via Bramante e all’adeguamento di quello di viale Brin, spendendo 30 mila euro dei 42 iniziali. A questo punto con i 10 mila rimasti, dopo il guasto all’impianto semaforico di via Turati, si è avviata una trattativa privata per la migliore offerta e secondo il criterio della migliore offerta si sono individuate varie ditte e l’incarico è stato affidato.

 

Il semaforo spento

Il semaforo spento

La situazione attuale Dunque i semafori adeguati sono due peccato che quello di viale Brin sia già stato ‘menomato’. e si è dovuti intervenire per rimetterlo in funzione. Il 2 dicembre, infatti, i ternani si sono risvegliati con l’impianto in tilt e un ‘palo’ in meno: ‘colpa’ di un 50enne ubriaco, al volante di un’Audi A3, che nella notte lo ha abbattuto. Oltre a quello in via Alfonsine, infatti, c’è pure quello in via Campofregoso, per il quale continuano le segnalazioni di molti cittadini, in particolare di quelli residenti nel quartiere Gruber. Ma saranno solo questi gli impianti realmente non funzionanti?

Bucari UmbriaOn ha provato a chiederlo all’assessore Stefano Bucari, che però non ha dato risposte. Dopo una chiamata rimandata e qualche messaggio ‘a vuoto’, la domanda è ovviamente rimasta senza una risposta. Noi di umbriaOn non possiamo che scusarci con la lettrice.

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