Una previsione di entrate che sfiora i 3,5 milioni di euro contro una spesa complessiva di poco inferiore ai 3,4. Per una copertura pari al 103,60%: questa la stima del Comune di Terni per i servizi a domanda individuale relativi all’esercizio 2021: martedì mattina il documento è stato approvato dall’esecutivo Latini dopo il lavoro svolto dalla direzione attività finanziarie su conti e aggiustamenti. È uno degli atti legati al bilancio preventivo 2021-2023.
IN III° COMMISSIONE CONFRONTO SULLA TASSA DI SOGGIORNO
La copertura e le spese
Si parte da una premessa già nota: «Il costo complessivo della gestione dei servizi a domanda individuale, riferito ai dati della competenza, è coperto con i relativi proventi tariffari e contributi finalizzati in misura non inferiore al 36%; a tal fine i costi di gestione degli asili nido sono calcolati al 50% del loro ammontare». Le spese comprendono gli oneri diretti e indiretti del personale, l’acquisto di beni e servizi, gli esborsi per i trasferimenti e l’ammortamento di impianti ed attrezzature.
Le rimodulazioni e la cascata delle Marmore
Tra le conferme ci sono la tariffazione relativa a musei e servizi culturali ed i nidi d’infanzia, mentre – viene specificato – la rimodulazione riguarda l’utilizzo di sale e auditorium, i diritti di sopralluogo per dichiarazioni di inagibilità e problemi igienico-sanitari e le autorizzazioni in deroga ai limiti di rumore per attività/spettacoli/manifestazioni temporanee con ingresso a pagamento. A livello di entrate la previsione più corposa riguarda la cascata delle Marmore con 3 milioni 50 mila euro a fronte di spese inferiori ai 2 milioni di euro (rapporti ricavi/costi del 159,16%), quindi gli asili (250 mila euro, ma con spese pari a 830 mila euro) e fiere/mercati/servizi annonari (87 mila euro).
Sale culturali e sport
La percentuale più in negativo riguarda la gestione delle sale culturali ed i campi sportivi: nel primo caso la previsione di entrata è di appena 10 mila euro con spese per quasi 87 mila (rapporto dell’11,52%), mentre nel secondo ci sono ingressi per 70 mila 200 euro ed uscite 413 mila euro. In definitiva a riequilibrare il tutto è la cascata della Marmore.