La legge recita «la caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro. E’ vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri. La caccia è vietata per una distanza di 50 metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie». Norme che, accade a Terni ma molto probabilmente anche altrove, non tutti rispettano.
Le segnalazioni
Proprio sabato mattina un episodio del genere si è nuovamente verificato nella zona di Gabelletta, in via della Cometa, nei pressi del maneggio ‘Cavalli e Natura’. Una fatto non nuovo, come spiega la titolare Valeria Ponzani: «La settimana scorsa stavamo pranzando fuori quando è arrivata una ‘pioggia’ di piombini, sulle auto e dove ci trovavamo. In quel caso i cacciatori erano due e abbiamo segnalato il fatto alle forze dell’ordine. Lo scorso anno invece – prosegue – sono arrivati a sparare a non più di venti metri dal maneggio, tanto che due cavalli, in diversi episodi, si sono spaventati facendo cadere i bambini che portavano in sella. Credo che le leggi vadano fatte rispettare perché qui parliamo di una situazione che riguarda la sicurezza di tutti». Anche sabato sono state avvertite le autorità, visto il riproporsi della situazione. Un’altra segnalazione giunge da zona San Martino, a poche centinaia di metri dall’area commerciale e dallo stadio ‘Liberati’. Chi ha notato un cacciatore lungo il corso del fiume Nera, a distanza ben inferiore dagli edifici come prevedono le norme, anche in questo caso si è attivato segnalando il fatto alle autorità competenti.