Sovraindebitamento: ok a liquidazione controllata senza beni da liquidare

Terni – Sentenza del tribunale in merito alla richiesta di una famiglia monoreddito con due figli: «Una via d’uscita esiste»

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La procedura di sovraindebitamento, un iter che scatta quando non si riesce a soddisfarec on regolarità i propri debiti allo scopo di sistemare una situazione di crisi e, in questo modo, permettere di avere una seconda chance. Se ne parla perché il tribunale di Terni – 21 luglio – ha pubblicato una sentenza con un caso non così usuale: un’apertura di una liquidazione controllata in assenza di beni da liquidare. Tutto si sviluppa dal percorso stabilito dal decreto legislativo 14/2019, il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, entrato in vigore nel luglio 2022.

L’avvocato Castellani

La liquidazione

Il superamento della crisi può essere ottenuto in vari modi, tra i quali c’è il pagamento dei debiti con la liquidazione dei beni di proprietà della persona coinvolta. In questo modo si ricava – ad esempio con la vendita giudiziale di uno o più immobili – la cifra necessaria per soddisfare i creditori. Nel caso in questione invece la situazione è diversa perché il tribunale ha dato il via libera ad una famiglia monoreddito – con due figli – per risolvere l’impasse in altro modo, vale a dire con una quota dello stipendio da versare mensilmente, una parte di Tfr ed una piccola somma che verrà ricavata dal riscatto di un’assicurazione. Tutto ciò dopo che in passato l’accesso alla procedura era stato più volte negato. Ora l’esito positivo: «Non bisogna mai perdersi d’animo, una via d’uscita esiste. È possibile vedere la luce in fondo al tunnel», spiega l’avvocato che ha seguito la vicenda, Debora Castellani.

La storia

I protagonisti della vicenda sono una coppia (50 anni lui, 48 lei) residente a Terni, con in capo una situazione debitoria di poco superiore ai 200 mila euro ed un unico reddito da lavoratore dipendente per una retribuzione mensile di circa 2 mila euro al mese. I giudici hanno stabilito che il patrimonio dei ricorrenti è palesemente insufficiente per far fronte alle obbligazioni. Ora il liquidatore, entro novanta giorni dall’apertura della procedura, completerà l’inventario dei beni del debitore per redigere un cronoprogramma in merito alla liquidazione.

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