Terni, ‘Spada Bis’: Comune parte civile

Chiesto un risarcimento di 100 mila euro. Due dei sette indagati chiedono il giudizio abbreviato. Si decide fra dicembre e gennaio

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di F.T.

Una richiesta di risarcimento danni – non patrimoniali ma di immagine – di 100 mila euro da parte del Comune di Terni che – mai era accaduto sinora sulle recenti inchieste relative a palazzo Spada – si è costituito parte civile. E il fatto che alcuni degli indagati verranno giudicati dal tribunale di Terni con rito abbreviato, presumibilmente fra la fine dell’anno e i primi giorni del 2019.

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La vicenda

Queste le due novità sostanziali in ordine al procedimento penale scaturito dall’indagine ‘Spada Bis’ – condotta dal procuratore capo Alberto Liguori, dal sostituto Marco Stramaglia e dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Terni – incentrata sul ‘giro’ di consulenze affidate da da Comune di Terni, TerniReti e FarmaciaTerni al commercialista riminese Roberto Camporesi. Quest’ultimo era stato arrestato nel dicembre del 2017 insieme all’ex assessore comunale al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi ed all’ex presidente di TerniReti, Vincenzo Montalbano Caracci.

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Giudizio abbreviato

Sette in tutto le persone per le quali la procura di Terni ha chiesto il processo. Oltre ai citati, figurano l’ex vicesindaco di Terni Libero Paci, il dirigente comunale Francesco Saverio Vista, l’ex dirigente comunale Maurizio Galli e l’ex presidente di FarmaciaTerni, Stefano Mustica. Almeno due di loro – Montalbano e Mustica – verranno giudicati con rito abbreviato. Il dato è emerso nell’ambito dell’udienza preliminare che si è tenuta martedì mattina di fronte al gup Simona Tordelli. In quella sede il Comune di Terni, attraverso l’avvocato Paolo Gennari, si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento danni di 100 mila euro.

Il calendario

Le prossime udienze sono state già fissate a fine dicembre e inizio gennaio. Si procederà ‘parallelamente’: da un lato le sentenze del gup su chi ha chiesto il giudizio basato sugli atti di indagine, senza dibattimento ma con le deposizioni dei diretti interessati in aula. Dall’altro le decisioni – processo o meno – su chi seguirà il percorso ‘ordinario’. Fra i legali difensori dei sette figurano gli avvocati Attilio Biancifiori, Salvatore Francesco Donzelli, Francesco Montalbano Caracci, Federica Pasero, Dino Parroni, Giovanni Boldrini e Giampaolo Colosimo.

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