Al Pd ternano non è bastata la riunione ‘ristretta’ né la direzione del partito che si sono tenute venerdì pomeriggio in via Mazzini per superare il ‘trauma’ rappresentato dal passo indietro di Massimo Piccioni per la candidatura a sindaco di Terni.
Piccioni, ‘no’ definitivo In realtà un ulteriore, estremo, tentativo di ricucire con il medico e dirigente Inps è stato fatto. Ma non ha avuto gli esiti sperati. Così fra qualche opzione ‘civica’ esclusa, si è andati avanti concludendo che spetterà alla segretaria comunale Sara Giovannelli il compito di sondare per l’ennesima volta il terreno del centrosinistra ed inviduare, nel giro di 48 ore, una proposta da sottoporre all’assemblea Dem del prossimo 3 maggio.
Nomi ‘in frigo’ Se fino a qualche tempo fa quello dei papabili era un tourbillon dei nomi, ora il campo sembra più che mai stretto. Un qualche significato potrebbe averlo il fatto che nei serrati incontri di venerdì in via Mazzini, non sono mai emersi esplicitamente i nomi dell’ex assessore Sandro Corradi né della segretaria Giovannelli: che siano loro le due principali opzioni del Pd ternano in ‘zona Cesarini’? 48 ore di tempo, salvo proroghe, per scoprirlo.