Terni: «Stati generali, sì ma ecco come»

Paolo Crescimbeni (Gm) detta le condizioni per quelli del centro-destra: «Deve saltare il tavolo con tutti quelli dormono sonni troppo tranquilli o fanno gli affari propri»

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Paolo Crescimbeni

di Paolo Crescimbeni
Consigliere comunale del Gruppo Misto a Terni

Il Centro-Destra, e non già la somma aritmetica dei partiti e partitini che in quell’area si ritrovano, viene dato assai spesso in pole position in vista delle prossime elezioni politiche e, molto probabilmente, anche amministrative.

Ben venga la annunciata indizione degli Stati Generali per il prossimo settembre, ma a precise condizioni:
– che questa mossa, come quelle che seguiranno, sia solo per vincere le elezioni e non già per far salire qualcuno sulla rampa di lancio (candidatura a Sindaco di Terni) in vista di porre ipoteca su susseguenti scranni di consigliere regionale o di parlamentare;
– che si parli da subito di Centro-Destra allargato a quanti, soggetti politici, civici o associazioni, condividendo un comune programma, intendano porre fine a questa devastante gestione della sinistra nella nostra Città;
– che si abbandoni, da subito, la protesta fine a se stessa per dare luogo ad un programma serio, concreto, condiviso, caratterizzato anche dalla chiarezza dei contenuti che tutti dovranno ben comprendere e poter verificare;
– che si trovi una leadership all’altezza della situazione capace di esprimere competenza, autentico rinnovamento, credibilità, mettendo in soffitta le vecchie logiche politiche e partitiche che porterebbero al sicuro insuccesso.

Non è più tempo di calcoli e previsioni basate sulla sommatoria di partiti e partitini quando, oggi, il primo partito italiano, valutabile intorno al 30 – 40% dei consensi, è quello degli italiani pronti a spostare il proprio voto pur di mandare a casa logiche e posizioni politiche stantie, ritenute oramai, di fatto, insopportabili.

Terni, lo diciamo con estrema franchezza, è una città che appare ormai avviata ad un declino inarrestabile; non solo non si scorgono cose nuove in cantiere, non solo non vi sono progetti di sorta sul tavolo, ma non vi sono neppure strategie di ripartenza.

Oggi deve saltare il tavolo con tutti quelli che vi siedono intorno dormendo sonni troppo tranquilli o facendo gli affari propri.
Su queste basi, anche gli Stati Generali pensati dal Centro-Destra possono rappresentare la scintilla per avviare un processo di rinnovamento della vecchia politica e delle datate leadership, tale da riportare tutti i cittadini, tutte le forze sane del territorio, nonchè soggetti esterni ad esso, interessati a trovare il proprio ruolo ma solo con una amministrazione seria e capace, a riprendere con entusiasmo il proprio impegno civico (anche fare impresa deve essere impegno civico) come fu negli anni 1993 – 1997, quelli della prima sindacatura Ciaurro.

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