Terni, studio medico senza autorizzazioni

In seguito alla vicenda, sette persone sono finite a giudizio. Contestato anche l’esercizio abusivo della professione

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Spirometrie, elettrocardiogrammi e prove audiometriche: esami classici per la medicina del lavoro. Per l’accusa, però, gli accertamenti sarebbero stati svolti senza le necessarie autorizzazioni. Il laboratorio, avviato da una società di prevenzione e consulenza presso la propria sede di Terni, avrebbe eseguito decine di visite ed esami su altrettanti lavoratori di importanti aziende del territorio, fra cui Asm e Ilserv.

A giudizio In seguito alla vicenda, circoscritta dall’accusa fra il 2008 e il 2011, sono finite a processo sette persone: il legale responsabile della società privata, un socio collaboratore e cinque medici. Ai primi due viene contestato l’aver «aperto e mantenuto un ambulatorio medico, dove venivano effettuati gli accertamenti diagnostici e le visite mediche ai lavoratori dipendenti di Asm Spa e Ilserv, senza la prescritta autorizzazione».

Accuse Nel mirino dei Nas di Perugia, durante le indagini coordinate dal pm Raffaele Pesiri, c’erano finite 64 visite, 46 delle quali riguardanti dipendenti Asm e altre 18 su lavoratori dell’Ilserv. Ai cinque medici, oltre al falso, viene contestato l’esercizio abusivo della professione in concorso con il legale responsabile e il socio collaboratore dello studio ‘incriminato’. Secondo l’accusa i cinque professionisti, attraverso la propria firma, avrebbero consentito ai titolari dello studio di effettuare direttamente gli accertamenti diagnostici, pur non avendo alcun titolo medico per poterlo fare.

L’udienza Lunedì mattina in tribunale sono state sentite cinque persone. Al termine, il giudice Rossana Taverna ha aggiornato il procedimento al prossimo 28 settembre. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Attilio Biancifiori, Elisa Esposito, Antonio Giannini, Laura Chiappelli, Giovanni Ranalli.

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