Revoca della procedura di licenziamento collettiva attivata lo scorso 11 maggio e Cigs per cessazione dell’attività. Questo l’esito dell’incontro di lunedì tra le segreterie Fim, Fiom, Fismic, le rsu e la proprietà di Tct – quest’ultima assistita da Confindustria Umbria – sullo stato della società ternana oggetto di una delicata vertenza.
Tct: l’Ast temporeggia. Ancora nessuna svolta per i 51 dipendenti
Il confronto e le decisioni
Si tratta del terzo confronto sul tema dopo quelli del 18 e del 25 maggio. Semaforo verde – informano le organizzazioni sindacali – su quattro punti: «La revoca della procedura di licenziamento collettivo; l’attivazione della cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per cessazione dell’attività; richiesta da parte della Tct al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con la partecipazione del Ministero delle imprese e del made in Italy, della convocazione per l’avvio della Cigs per cessazione dell’attività; convocazione alla Regione Umbria per l’attivazione delle politiche attive del lavoro». Infine su input sindacale tre società del gruppo – Koenig Metall, Kgt e Tecno Multiservice – «si sono rese disponibili ad assorbire complessivamente ulteriori lavoratori oltre a quelli già assunti».