di S.F.
L’area interdetta
«Per ora non ci sono stati contatti, ma in caso siamo pronti ad intervenire». Mai come adesso è d’attualità il tema – problemi inevitabili per la viabilità della Valnerina – della Telfer a Terni in seguito alla doppia ordinanza di Leonardo Latini e Giampiero Lattanzi, rispettivamente sindaco e presidente della Provincia, per l’interdizione dell’area: c’è l’allarme dei vigili del fuoco e la relazione dell’ingegnere Francesco Ansuini che, senza troppi giri di parole, ha parlato di «un rischio grave ed imminente per la pubblica incolumità, per la viabilità e le attività sportive svolte sul tratto di fiume Nera interessato e le sponde adiacenti». E l’invito è quello di «un intervento immediato intervento di rimozione» della passerella. Come nel 2009. C’è chi si dice pronto ad entrare in azione per risolvere il problema.
TELFER, OTTO ANNI DI DISCUSSIONI MA NIENTE SMONTAGGIO
La gara del 2015 e la società umbra
Lo stato di degrado avanzato – accertata da relazioni di diversi ingegneri e confermata, venendo ai fatti di questa settimana, dai vigili del fuoco – e la pericolosità della Telfer, questione nota da anni. Già nel maggio 2015 una determina dirigenziale parlava di «estrema urgenza per lo smontaggio della passerella presso l’ex stabilimento di Papigno» con tanto di «aggiudicazione definitiva dell’appalto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori». Sono trascorsi oltre 1000 giorni. All’epoca a vincere la gara per un impegno economico di poco superiore ai 150 mila euro era stata la Rad Service s.r.l. di Padule (Gubbio), specializzata in demolizioni speciali e smontaggi industriali che – ovviamente – è ancora disponibile ad entrare in azione. A bloccare la procedura il ricorso d’urgenza del – con istanza di sospensiva – centro studi ‘Malfatti’ al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
TELFER A RISCHIO, CHIUSA LA VALNERINA. LA DOPPIA ORDINANZA
L’ipotesi tempistiche e operazioni simili effettuate
L’atto del 2015
Una passerella ben studiata dalla Rad: «La conosciamo bene – spiegano – la struttura e ci abbiamo costruito il progetto per lo smontaggio. I tempi? Per completare l’operazione ci vuole circa un mese e in primis ci sono da salvaguardare dei gasdotti presenti sotto la passerella. Quindi si procederebbe con lo smontaggio». Già in passato la società di Gubbio si è attivata in operazione simili: «Non sarebbe la prima volta per noi. Abbiamo operato su carroponti ad Ancona e tralicci a Termoli di notevole peso.
