Terni, truffano l’Inps: coniugi condannati

Hanno percepito assegni sociali per 17 mila euro pur risiedendo all’estero. Un anno di reclusione per due anziani albanesi

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Per il tribunale di Terni hanno truffato l’Inps percependo assegni sociali per un totale di circa 17 mila euro grazie alla residenza, solo formale, in Italia. La vicenda riguarda un 76enne ed una 72enne – entrambi di nazionalità albanese – condannati ad un anno di reclusione ciascuno, pena sospesa.

La sentenza di primo grado è stata emessa nei giorni scorsi dal giudice Massimo Zanetti, con il pm Tullio Cicoria che ha chiesto – nei due distinti procedimenti che vedevano imputati i due coniugi – condanne pari ad un anno ed un mese di reclusione a testa.

Le contestazioni Nel settembre del 2010 l’uomo aveva presentato la dichiarazione sostitutiva, dichiarando la sua residenza a Terni. Documento in base al quale aveva poi percepito assegni sociali pari a 1.338 euro per il 2010, 5.425 per il 2011 e 2.140 euro nel 2012. Somme finite sotto la lente della guardia di finanza di Terni che, a seguito degli accertamenti – dai quali era emerso come il 76enne risiedesse stabilmente in Albania – lo aveva denunciato alla procura della Repubblica. Vicenda analoga in tutto e per tutto a quella della moglie 72enne, condannata anche lei e che dovrà risarcire l’Inps – parte civile attraverso l’avvocatura dello Stato – per un importo di 8.100 euro, pari a quanto percepito indebitamente.

Appello in vista Il legale difensore dei due, l’avvocato Francesco Mattiangeli, è determinato ad impugnare la sentenza in appello: «I miei assistiti – afferma – non hanno mai risieduto in Albania per un periodo superiore a trenta giorni consecutivi, rispettando quanto imposto dalla legge».

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