Terni, un chilo di ‘coca’: arrestato albanese

Operazione congiunta della polizia di Stato: Mobile, Volante e Stradale. Un 43enne albanese sorpreso con la droga a Marmore

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La cocaina sequestrata

Operazione congiunta della polizia di Stato della questura di Terni – in campo la quarta sezione della squadra Mobile, la squadra Volante e la polizia Stradale – che nella serata di martedì ha arrestato un cittadino albanese, residente a Terni, per spaccio di droga. Nel corso dell’operazione gli agenti hanno trovato oltre un chilo della sostanza stupefacente, pronta ad essere immessa sul mercato locale.

IL VIDEO DELLA PERQUISIZIONE

Il blocco a Marmore e l’arresto L’uomo, un operaio 43enne in Italia dal 2002 e con un precedente penale per droga datato 2016, è stato fermato dagli agenti a Marmore intorno alle 21 di martedì sera, mentre stava rientrando a Terni alla guida dell’auto intestata alla compagna. La perquisizione del mezzo ha permesso alla polizia di scoprire all’interno di un vano del cruscotto – abilmente ricavato rimuovendo l’airbag – un panetto da un chilo e 106 grammi di cocaina purissima del valore di mercato di circa 400 mila euro. L’albanese, in possesso di una carta di soggiorno per lungo periodo, è stato arrestato su ordine del pm Raffaele Pesiri: la direttissima è stata fissata le ore 13 di mercoledì di fronte al tribunale di Terni.

Oltre tre chili di cocaina sequestrati complessivamente negli ultimi tempi dalla polizia di Terni grazie all’attività di prevenzione e repressione dello spaccio: in campo la squadra Volante, la Mobile, il reparto prevenzione Crimine Umbria-Marche e le unità cinofile antidroga. I dettagli dell’attività che ha portato all’arresto del 43enne albanese sono stati illustrati dal capo di Gabinetto Giuseppe Taschetti e dal nuovo dirigente della squadra Mobile, Davide Caldarozzi. Entrambi hanno sottolineato il valore dell’operazione che, oltre a togliere dalla piazza un ingente quantitativo di droga, si inserisce appieno nell’opera di prevenzione che la polizia di Stato conduce sul fronte della lotta agli stupefacenti. «Lo spaccio – è stato detto – porta con sé tutta una serie di altri reati, anche predatori, che colpiscono direttamente i cittadini. Il nostro compito è prevenire, reprimere dove necessario e tutelare la collettività».

In carcere A seguito dell’udienza di convalida di mercoledì pomeriggio fronte al tribunale di Terni, il 43enne è stato tradotto in carcere con il giudice che ha accolto la richiesta del pm Pesiri. L’udienza di merito è stata fissata per il prossimo 19 giugno. L’uomo è difeso dall’avvocato Massimo Proietti di Terni.

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