Terni, variante Globo a Maratta: dopo mesi arriva il semaforo verde per l’adozione

Giovedì mattina il via libera dopo i problemi in maggioranza della scorsa settimana: cinque favorevoli, Rossi si tira fuori e Pococacio contraria

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di S.F.

Ci è voluto un bel po’ – il protocollo in discussione è del 5 aprile, ma il dibattito in aula è iniziato già in avvio di anno – ma alla fine la proposta di variante urbanistica al Prg della Mare Blu Spa ha esito positivo in I commissione consiliare. Giovedì mattina al Pentagono è arrivato il via libera all’adozione, vale a dire il primo step del classico iter che porterà alla definitiva approvazione. La scorsa settimana si erano registrati problemi in maggioranza con assenza del numero legale al momento della votazione.

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La commissione odierna che ha dato il via libera

La trasformazione

Tutta la manovra urbanistica serve alla Mare Blu per sviluppare la nuova ‘casa’ Globo, già presente da anni dall’altro lato a Maratta. L’investimento previsto è di oltre 20 milioni di euro in via Marcangeli – sempre se tutto non si blocca di nuovo nell’iter che si chiuderà con l’approvazione vera e propria – e prevede due edifici gemelli con destinazione commerciale e direzionale da 6.080 e poco più di 7.040 metri quadrati con superficie di vendita combinata da oltre 10 mila mq. Uno spazio di 1.000 mq sarà inoltre ceduto all’amministrazione. In generale sarà creata un’area produttiva unica da più di 35.000 mq. L’oggetto di scontro è stato e probabilmente sarà ancora la zona archeologica sottoposta a vincolo: in tal senso c’è l’accordo tra palazzo Spada e la ditta abruzzese per la valorizzazione. Chiaro che la soprintendenza dovrà vigilare su tutto l’iter.

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L’area interessata è in fondo

Uscite e votazione: Rossi e Gentiletti out

L’atto è passato con cinque voti favorevoli (la maggioranza) ed un contrario, Valentina Pococacio del M5S. Michele Rossi (Terni Civica) era presente ma si è dichiarato ‘fuori’ per non partecipare al voto come la scorsa settimana, mentre Alessandro Gentiletti (Senso Civico) è entrato a punto chiuso: «Apprezzo il passo in avanti con l’accordo/impegno del privato, da me voluto e suggerito, ma non lo considero così determinante dal farmi sostenere una variante che permette ancora che una strada invada la delicata area a destinazione archeologica. Per questo non ho partecipato alla votazione e la stesso farò in consiglio comunale i tutti i vari passaggi che dovrà scontare la stessa (adozione, pubblicazione, approvazione)», sottolinea il primo. Il secondo invece sottolinea di «essere arrivato in ritardo di qualche minuto causa impegni professionali, il mio voto contrario ad ogni modo non sarebbe stato determinante. Sono e rimango contrario alla cementificazione del nostro territorio, come più volte dichiarato. Presenterò insieme al Partito Democratico in corso di seduta in consiglio comunale un emendamento perché la lettera di impegni che abbiamo ricevuto dal richiedente della variante, volta alla tutela del sito archeologico, venga inserita nel dispositivo della delibera come condizione vincolante per l’efficacia della variante stessa». In soccorso per evitare ulteriori problematiche ed imprevisti è giunto Francesco Maria Ferranti di FI. Ora palla al consiglio comunale. Per l’approvazione vera e propria bisognerà attendere il 2023.

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