Terni, via Alfonsine: l’sos dei commercianti

Audizione in I° commissione consiliare: «Viabilità, sicurezza, verde e mancanza di passaggi pedonali o semafori, ci sono problemi»

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di S.F.

L’area coinvolta

«Ci sono problemi di viabilità ed uscita per l’intera area che coinvolge più persone. Questo comporta guai per la sicurezza dei clienti anche a causa di mancanza di dossi, passaggi pedonali o semafori: in quell’area spesso ci sono auto che vanno fuori strada e, in qualche caso, si sono registrati dei decessi. Fate qualcosa». Questo l’sos lanciato giovedì mattina in I° commissione consiliare da Giada Massoli e David Giulivi, due dei commercianti – fisicamente presenti in Comune – che hanno bussato alle porte di palazzo Spada per parlare della zona conclusiva – per chi viene da Cospea e va verso via Narni – di via Alfonsine. Peccato che non ci fossero gli assessori al ramo per approfondire la questione.

I commercianti in audizione

Focus anche sul verde. Imbarazzo Francescangeli

Sono cinque le attività presenti nell’area – siamo a pochi metri da un noto ristorante della zona, posizionato proprio a lato del curvone – tirata in ballo dai commercianti. «Non ci sono né dossi né segnaletica verticale, oltretutto la vegetazione è selvaggia e tutto ciò crea problemi. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo visto che in zona Cospea sono stati fatti molti lavori, noi vorremmo almeno la sicurezza dei nostri clienti». La presidente di commissione Sara Francescangeli (Lega) non è granché felice perché si rende conto che qualcosa non va e lo esterna: «Devo manifestare il mio imbarazzo per la situazione che si è venuta a creare. Vero che noi audiamo tutti coloro che fanno richiesta, ma l’amministrazione in questo caso è assente e c’è solo Melasecche, quando in realtà gli argomenti non sono di sua competenza: l’audizione così rimane fine a sé stessa, non possiamo dare tutte le responsabilità a lui». Si riferisce all’assenza di Benedetta Salvati (viabilità, verde) e Stefano Fatale (polizia, commercio). A metterci una pezza sarà il funzionario Walter Giammari, chiamato in fretta e furia: «Scusate, sono arrivato di corsa perché non sapevo nulla». Insomma, non il massimo in chiave organizzativa.

MICHELE ROSSI CHIEDE LUMI SULL’AMPLIAMENTO DELL’AREA COMMERCIALE COSPEA

L’irruzione’ del sindaco dopo la firma del protocollo d’intesa su Piediluco

«Situazione pesante. Ipotesi di ‘rivedere’ l’intero quartiere»

Interviene l’unico membro della giunta presente, il ‘titolare’ ai lavori pubblici: «Qua si parla di semafori, dossi, vegetazioni e strisce, non sono di mia competenza. Ma per rispetto nei vostri confronti parlo, poi lo farò presente alla Salvati: il problema in via Alfonsine e via Narni è pesante perché purtroppo andava affrontato dieci-quindici anni fa andando a realizzare una bretella per alleggerire il traffico. Molti residenti chiedono spesso di mettere dei dossi nei loro quartieri ma non è possibile. Si sta lavorando all’ipotesi di rivedere l’intero quartiere ma servono spalle robustissime e decine di milioni da investire con rivisitazione del piano regolare». A seguire Patrizia Braghiroli – sempre in tema di assenze – fa notare la modesta presenza dei consiglieri di maggioranza e la Francescangeli risponde che si è pari: di certo è che la commissione non è molto partecipata, tutt’altro. Poi tocca a Giammari: «Siamo rimasti indietro perché in quella zona era previsto – piano regolatore – lo spostamento dell’area fiere e manifestazioni che ora sono allo Staino. Non è mai stato realizzato e quindi non si è fatto nulla: lì ci sono dei flussi di traffico notevoli e i dissuasori non sono applicabili perché il ministero ci ha dato parere negativo in tal senso. Semaforo? Da valutare». Ci sarà un altro appuntamento sul tema: «Non abbiamo dato risposte oggi, se tornate ci faremo trovare» la conclusione di Michele Rossi di Terni Civica. Da segnalare l’incursione temporanea – doveva parlare con il dirigente Bernocco – del sindaco Latini post firma del protocollo d’intesa per il centro nautico Piediluco e la sorpresa dei consiglieri nel vederlo in versione ‘canottiere’, con la maglia della Fic e non in classica tenuta istituzionale.

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