‘Caso’ via Pinturicchio: verso la risoluzione

Terni, scambio Gentiletti-Latini giovedì mattina sul particolare caso dell’edificio da sistemare: «In cinque hanno risolto»

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Una serie di provvedimenti fotocopia scattati in seguito all’esposto di un legale riguardante un edificio di via Pinturicchio, a Terni. Motivo? Il degrado murario, decoro urbano e necessità di sistemare il tutto. A palazzo Spada furono firmate una serie di ordinanze – una generale, poi singole per i condomini coinvolti – per il risanamento del calcestruzzo. Un curioso caso del quale si è discusso giovedì mattina durante il question time a palazzo Spada: a rispondere sull’argomento direttamente il sindaco Leonardo Latini, tirato in ballo dal collega avvocato Alessandro Gentiletti di Senso Civico. In sostanza è stato chiesto lo stato dell’arte e un resoconto della situazione.

IL CURIOSO CASO: VALANGA DI ORDINANZE PER EDIFICIO VIA PINTURICCHIO

L’edificio dal lato di via Borsi

Chi ha risolto

Il sindaco – sorpreso dal dover rispondere sul tema vista la tematica – risponde dopo aver fatto un lungo intervento su Ast e sviluppo economico. Da una questione molto seria e di complicata gestione ad un’altra decisamente più soft, che consente anche un simpatico scambio sul termine ‘comunista’: «Tutto nasce – ha puntualizzato Latini – da un esposto di un legale che riguardava la situazione di degrado della struttura per decoro e stato di vetustà. All’esito di questo esposto è stata data comunicazione di avvio del procedimento all’amministratore: fu fatta un’ordinanza in cui si davano delle prescrizioni per il ripristino del decoro, poi è partito un confronto sulla ripartizione dei reciproci obblighi: alcuni interventi andavano ad incidere sulle proprietà e sulla gestione dei singoli condomini; già in precedenza avevano fatto lavori, ma non sufficienti».

Latini con Gentiletti

C’è ancora da fare, lo scambio scherzoso

Dunque? «Ad oggi risultano aver completato i lavori di propria competenza cinque condomini e nell’assemblea del 24 gennaio scorso sono state aperte le buste per l’affidamento dei lavori riguardanti i condomini che non avevano ottemperato, più la tinteggiatura del fabbricato. L’ordinanza resta in vigore per i ‘comunisti’ – la battuta del sindaco per indicare gli coloro che hanno uno spazio in comune – del fabbricato e nel contempo si sta procedendo per le singoli porzioni». Non poteva mancare la replica scherzosa di Gentiletti: «Normale che le ordinanze contro i ‘comunisti’ siano mantenute da questa amministrazione». Risate e questione chiusa. Sempre che non ci siano ulteriori esposti.

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