Terni, Villa Palma: «Cantiere fermo»

L’associazione ‘Terni città futura’ lancia un nuovo allarme sulle condizioni dello storico immobile e accusa la politica di immobilismo

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di ‘Terni città futura’
Movimento civico

Con l’inizio del nuovo anno abbiamo sentito l’esigenza di tornare con l’attenzione su uno dei temi a noi più a cuore.
Il nostro lungo impegno per la tutela di Villa Palma e del suo ambiente naturale ha permesso di ottenere un primo intervento di salvaguardia e messa in sicurezza che ha garantito la sopravvivenza dello storico edificio.

LE FOTO SCATTATE DI RECENTE

Cosi a distanza di qualche mese, in un sabato pomeriggio poco invernale, ci siamo nuovamente avvicinati a quanto rimane della monumentale residenza cinquecentesca.

Abbiamo constatato come sia ancora facile accedere nell’area per chiunque, lo testimoniano le numerose tracce di recenti intrusioni e frequentazioni .

La villa ci appare ancora cosi come l’avevamo lasciata dalla nostra ultima visita, all’apertura del cantiere, in tutta la sua bellezza e suggestione nonostante completamente avvolta da una rete di impalcature che la preservano dal crollo, inserita in un ambiente naturale unico che si affaccia, da una posizione privilegiata, sulla città.

Lo scenario complessivo della villa non è molto differente da quello a cui siamo ormai tristemente abituati: abbandono, recinzioni divelte, buchi sulle lamiere ondulate che ne ostruiscono gli ingressi e nuove scritte.

Il tempo di documentare fotograficamente la situazione, di verificare per quanto ci è possibile che non siano avvenuti nuovi crolli e come sempre lasciamo l’area con una forte sensazione di tristezza e rabbia nel vedere come un bene cosi prezioso per la collettività venga lasciato marcire da ormai cosi tanti anni; abbandonato e dimenticato nel momento in cui non più utile paravento per altre grosse speculazioni.

E’ stato sicuramente motivo di soddisfazione per noi l’essere riusciti a spingere la proprietà a provvedere alla messa in sicurezza, ma non potremmo ritenerci comunque appagati finchè villa palma non verrà restituita completamente a nuova vita.

Le vicende inerenti la proprietà sono quanto mai complicate; dopo la cessione della banca popolare di Spoleto al nuovo gruppo bancario, la Spoleto Credito e Servizi, società controllante la banca e soggetto proprietario della villa, ha avviato la procedura della sua messa in liquidazione.

Le recenti vicende giudiziarie rischiano poi di ingarbugliare maggiormente la situazione.

Da qualche mese abbiamo appreso direttamente dal nominato liquidatore che la villa andrà sicuramente ad asta giudiziaria, i tempi però non sono ancora stabiliti.

Nel frattempo la politica locale, immobile e menefreghista, libera da quel progetto che avrebbe circondato la villa di una pesante cementificazione, non è riuscita a proporre un progetto di restauro e una idea di pubblico utilizzo da sottoporre alla proprietà.

Vista l’importanza, la bellezza e il valore del bene per la collettività, si sarebbe dovuta farsi promotrice di una soluzione di restauro e di proposta di uso pubblico.

All’inizio della nuova sindacatura proponemmo al Comune, attraverso un atto consigliare, l’apertura di un tavolo con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, convocando per primi la proprietà e la sovrintendenza (il bene è sotto vincolo) per discutere del futuro della villa.

La proposta trovò diffuso sostegno del consiglio stesso. Da allora nulla di più.

Nell’attesa, questa la nostra nuova proposta, si potrebbe valutare la praticabilità dell’ipotesi di provvedere almeno alla riqualificazione e all’apertura al pubblico del parco della villa; ricco di essenze arboree e di un bellissimo ninfeo.

Oggi con il nostro ‘ritorno a Villa Palma’ intendiamo richiamare nuovamente attenzione sul prezioso bene e su una battaglia che ci ha visti impegnati duramente ma che non consideriamo assolutamente conclusa.

 

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