Terni, volontari civici: subito una polemica

Il Comune propone un ‘rimborso’ per chi vorrà dedicarsi ad attività di carattere sociale. Il Pd plaude, Rinascita Socialista critica

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I ‘posti’ sono 26 – riservati a chi non ha un lavoro ed ha un’età compresa tra i 30 e i 55 anni – e il bando pubblico resterà aperto fino al 29 gennaio.

IL BANDO DEL COMUNE DI TERNI

‘Non’ lavoro Il Comune di Terni, che propone la collaborazione, ovviamente non parla di lavoro, perché i 26 posti disponibili sono riservati ai ‘volontari civici’, che comunque percepiranno –  a fronte di un impegno di 48 ore mensili, 4 al giorno al massimo – poco più di 200 euro e lo sconto del 50% sull’abbonamento ai mezzi pubblici, oltre alla possibilità di partecipare gratuitamente ai corsi di formazione organizzati dall’amministrazione comunale.

Il Pd plaude «Dopo il lavoro preparatorio avvenuto in seconda commissione consiliare sul volontariato civico, terminato con l’approvazione della delibera di consiglio comunale – dice Francesco Filipponi (Pd) – c’è soddisfazione per l’operato della giunta comunale, in particolare per quanto prodotto dall’assessorato ai servizi sociali in merito alle delibere giuntali necessarie alla pubblicazione prima del bando ordinario per volontari tra i 55 ed i 75 anni di età, e poi per la Indizione dell’avviso pubblico per il conferimento di incarichi a volontari civici (pari a 26 possibili assegnazioni) di età compresa tra i 30 e i 55 anni per l’anno 2016. Rispetto in particolar modo all’avviso pubblico per i volontari civici di età compresa tra i 30 e i 55 anni, l’operato dell’amministrazione va nella direzione di quanto chiesto nell’atto di indirizzo della seconda commissione sui ‘volontari civici’, ovvero si fa fronte all’impegno chiesto alla giunta comunale, ai fini della pubblicazione di un bando differenziato per fasce di età più giovani, con situazioni di disagio sociale. Il bando differenziato per i più giovani costituisce una importante novità, in un periodo di razionalizzazione e contenimento delle spese per l’ente, che dimostra attenzione verso una fascia più larga di cittadinanza, e allarga le basi della collaborazione con la cittadinanza».

Rinascita Socialista critica «Il provvedimento non affronta  – dice Andrea Fabbri, segretario regionale di Rinascita Socialista – il vero problema che da tempo proviamo a mettere al centro: l’attenzione verso i ‘veri’ giovani (non ce ne vogliano gli altri), ovvero quelli compresi nella fascia d’età 15-29 anni, che non possono fare i volontari civici per il Comune di Terni nemmeno stavolta, perché per essi, secondo il Comune, “esistono già altre misure di inclusione sociale quali Garanzia Giovani e il Servizio Civile Nazionale”. In realtà bisognerebbe dare un’occhiata ai numeri per approfondire meglio la dimensione delle opportunità offerte e delle possibilità mancate».

I numeri Prendiamo a riferimento, dice Fabbri, «l’anno 2011 perché l’ultimo che offre i dati del censimento Istat.
A Terni i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni di età sono circa 14.600 (esattamente nel 2011 erano 14.551).
Quanti di questi sono stati presi in carico da Garanzia Giovani? L’ultimo bollettino del programma governativo, datato 17 dicembre 2015, non offre un dato comunale, ma solo un dato regionale. In tutta l’Umbria i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni di età (Istat 2011) sono: 127.459. I giovani iscritti a Garanzia Giovani al netto di tutte le cancellazioni risultano essere 15.228 di cui solo 11.806 (sempre su tutta la regione) presi in carico, ovvero chiamati almeno a fare un colloquio dalle agenzie che hanno in appalto il servizio. Pur prendendo in esame i dati popolazione del 2011 appare ragionevole supporre che solo il 9,2% dei giovani umbri è “coperto” da Garanzia Giovani. A Terni c’è una percentuale notevolmente superiore? Difficile da credere. E il Servizio Civile Nazionale? Secondo i dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in tutta l’Umbria i giovani avviati al Servizio Nazionale Civile nel 2011 sono stati 222, e nel 2014 193. Il dato del 2015 non è ancora disponibile. Con tutto ciò si vuole dire che a fronte di un numero non trascurabile di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni di età le misure di Garanzia Giovani e del SCN offrono solo una davvero minima, per non dire impercettibile, possibilità di inclusione sociale. A nostro avviso, dunque, un ulteriore allargamento della platea dei “volontari civici” ai giovani di età compresa almeno dai 18 ai 29 anni di età non andrebbe in conflitto con le misure citate, ma ne costituirebbe un nuovo asset di implementazione».

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