Terni, ‘zona zero’: Confesercenti critica

Poche le infrazioni rilevate nei primi due giorni di blocco del traffico e i commerciantri accusano: «Per noi è stato un salasso»

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Diciannove. Tante sarebbero le infrazioni rilevate – 7 lunedì e 12 martedì, quando i controlli hanno interessato 263 veicoli – nei primi due giorni di applicazione delle nuove norme relative al ‘blocco’ della circolazione di auto e moto, a Terni, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento. Nulla si sa, invece, di eventuali controlli sugli impianti di riscaldamento.

La 'zona zero'

La ‘zona zero’

Confesercenti Decisamente critica la posizione della Confesercenti: «Dopo i primi due giorni di blocco del traffico, si può cominciare a trarre qualche osservazione. Per la prima, quella relativa alla chiarezza dell’ordinanza – dice l’associazione – basta chiedere alla polizia municipale se hanno ricevuto richieste di informazioni e chiarimenti da parte dei cittadini; per la seconda, quella relativa alla completezza dell’ordinanza, basta chiedere ai residenti della ‘zona zero’, possessori di motocicli ed ai distributori carico e scarico di merce non deperibile; la terza considerazione è la spaccatura e la frizione che il provvedimento ha creato politicamente a destra e a sinistra dell’amministrazione comunale».

Negozio accettate TerniIl salasso Per Confesercenti, «i due giorni, per come sono stati organizzati, sono stati un salasso per il commercio. Come non bastassero le tasse locali, le imposte e le frodi e i problemi dei commercianti del mercatino di Natale. La Confesercenti l’ha già detto e lo ripete: i provvedimenti da soli non bastano. Vogliamo mettere mano, dopo trent’anni, ad un nuovo piano del traffico? Vogliamo incentivare l’uso dei mezzi pubblici e delle biciclette? Ora finalmente lo dice anche il partito che governa la città quando chiede all’amministrazione di “accelerare sulla definizione di quel piano urbano per la mobilità sostenibile”».

L’assessore Una delle parole più in voga negli anni settanta, dice Confesercenti «era ‘partecipazione’, poi sostituita dalla parola ‘confronto’; con questo assessore non siamo nemmeno alla parola ‘comunicazione’. Come tutti, i provvedimenti li apprendiamo dalla stampa e certo viene qualche dubbio sulla coerenza politico e amministrativa: qualcuno ricorda l’impegno assunto ad ottobre dall’assessore competente in merito alla riapertura, tutta da vedere, tutta da discutere, della Ztl? E come si concilia con un provvedimento di chiusura ‘zero’ che a regime è previsto dal 1 novembre al 31 marzo?».

 

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