Terremoto, a Norcia servono 74 casette

Dopo l’emergenza proseguono le verifiche sugli edifici. Per il capo della Protezione civile Curcio i moduli abitativi provvisori arriveranno entro 6-7 mesi

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A due mesi dal sisma che ha travolto e messo in ginocchio il centro Italia, le popolazioni provano a rialzarsi. Devono ancora essere concluse le verifiche di agibilità sugli edifici ma, stando a quanto riportato dalla Protezione civile, in Umbria circa il 60% delle strutture risulta agibile.

I controlli a Castelluccio

I controlli a Castelluccio

Verifiche Il lavoro, comunque, prosegue su più livelli. Mentre i campi e le tendopoli sono state smontate un po’ ovunque, la gestione dell’emergenza ora si sta concentrando sulle attività finalizzate a garantire soluzioni abitative a medio termine. E intanto vanno avanti le verifiche sugli immobili privati e pubblici; in Umbria sono circa 300 le persone che sono ancora fuori casa e che attualmente sono ospitati presso le strutture ricettive della zona, tutti in attesa che vengano installate le casette. Ma per il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, i tempi saranno rispettati.

La riunione Così lunedì, a margine di un incontro che si è tenuto ad Ancona tra i presidenti dei consigli comunali delle quattro regioni coinvolte e a cui ha partecipato anche la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, ha detto: «Si era parlato di 6-7 mesi ma dipende anche dalla definizione del fabbisogno, laddove il fabbisogno è stato accertato e comunicato, si parte. L’Umbria è partita, il Lazio è partito, una quota parte delle Marche partirà in settimana». «Più avanti si fa la determinazione del fabbisogno, più è possibile uno slittamento. Ma – ha sottolineato – siamo confidenti che l’orizzonte temporale è quello».

Il prototipo (Foto A.Mirimao)

Il prototipo (Foto A.Mirimao)

Sae Un quadro preciso, dunque, ancora non c’è ma secondo Curcio si arriverà a una cifra compresa tra le 800 e le 900 casette temporanee, anche secondo quanto indicano dalle varie Regioni e dai comuni coinvolti. Per consentire ai cittadini di rimanere sui territori colpiti fino al completamento della ricostruzione, le Regioni, d`intesa con i Comuni, hanno potuto contare sull’accordo quadro sottoscritto dal Dipartimento della Protezione civile nel maggio scorso e hanno attivato appalti specifici per la realizzazione di Sae-Soluzioni abitative in emergenza, sulla base della ricognizione dei fabbisogni nei singoli territori. Così, per l’Umbria, è prevista la realizzazione di 74 casette per Norcia e San Pellegrino.

terremoto- San Pellegrino vigili del fuocoAgibilità Partite nei giorni immediatamente successivi al terremoto, le verifiche di agibilità sono iniziate dagli edifici che non avevano subito crolli, per favorire un rientro il più rapido possibile delle persone la cui casa era agibile o poteva essere nuovamente abitata con piccoli interventi. Solo in Umbria, spiegano dal Dipartimento, le schede acquisite sono state 5.216. Dopo i controlli, sono risultati agibili 3.284 edifici, il 63%, e 235 che, pur non essendo danneggiati,risultano inagibili per rischio esterno. Novecento, invece, gli esiti di inagibilità, circa il 17%, mentre 695 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e sono 102 le schede senza esito,ovvero quelle relative a immobili da considerarsi ruderi o dichiarati inagibili per motivi pregressi al sisma del 24 agosto.

Terreni Per quanto riguarda i terreni idonei ad ospitare i moduli abitativi temporanei, in Umbria sono state realizzate cinque verifiche nel comune di Norcia e tutte le aree sono state valutate idonee da un punto di vista idro-geo-morfologico mentre altre quattro aree sono risultate non idonee. La Regione Umbria, quindi, ha attivato l’appalto specifico per Norcia, ordinando le prime 74 Sae da installare su tre aree. Per queste, il layout presentato dalla società è già stato approvato dall’amministrazione comunale e a breve è atteso il progetto definitivo.

La presidente Donatella Porzi

La presidente Donatella Porzi

Donatella Porzi La presidente dell’assemblea legislativa umbra Donatella Porzi ha assicurato che «prosegue il lavoro sinergico delle istituzioni per affrontare la delicata situazione della ricostruzione post-sisma. Su quanto messo in atto finora dal Governo e dalla Protezione civile e con il coinvolgimento delle Regioni la nostra valutazione è decisamente positiva. Ed importante – ha aggiunto- l’incontro avuto oggi ad Ancona con la presidente Boldrini: utile soprattutto per fare il punto sullo stato di attuazione degli interventi finora attivati e su quelli da intraprendere, alla luce di quanto stabilito dal decreto legge sul terremoto che sarà a breve convertito in legge. E la prossima convocazione in audizione dei rappresentanti delle Assemblee legislative nella competente Commissione, preannunciatoci dalla presidente della Camera, sarà un’ulteriore occasione di valutazione e partecipazione su un atto di grande rilievo per il futuro socio-economico dei territori colpiti dal sisma».

In Umbria «In una situazione delicata dal punto di vista finanziario come quella che stiamo attraversando – ha proseguito poi la Porzi – nella fase di passaggio dal patto di stabilità al pareggio di bilancio, e con le nuove disposizioni contenute nel codice degli appalti, diventa ancora più necessario che i vari livelli istituzionali, le assemblee legislative in primo luogo, esprimano il proprio ruolo con il massimo dell’impegno. Occorrerà quindi che coordinino sempre di più e meglio le loro azioni e provvedimenti, per far sì che i contenuti indicati nel decreto legge producano interventi appropriati e calibrati alle esigenze di cittadini e imprese. Come Regione Umbria – ha ricordato la presidente – abbiamo già approvato un primo disegno di legge di disposizioni finanziarie a sostegno di persone e attività economiche colpite dagli effetti del sisma: esonero dalla tassa sul diritto allo studio universitario, sospensione delle rate dei mutui, ammortizzatori sociali e anticipazioni del sistema retributivo».

La riunione con la presidente Boldrini

La riunione con la presidente Boldrini

La presidente Boldrini ha annunciato che i presidenti dei consigli regionali delle quattro regioni saranno invitati in audizione dalla commissione ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci, per fornire spunti utili all’esame del decreto, attualmente in Senato. Infine ha comunicato che il tradizionale concerto di Natale a Montecitorio sarà dedicato quest’anno alle popolazioni colpite dal sisma. All’evento, che si svolgerà il 16 dicembre, parteciperanno i rappresentanti istituzionali e una delegazione di residenti delle zone terremotate. Il tavolo tecnico nazionale sul terremoto della conferenza delle assemblee e le commissioni consiliari competenti delle regioni colpite si metteranno ora al lavoro per esaminare il decreto e formulare proposte, nell’ambito delle specifiche competenze. Il prossimo appuntamento sarà la visita nelle zone terremotate, il 15 dicembre, della commissaria europea agli affari regionali Corina Cretu.

Marini Il vice commissario alla ricostruzione, Catiuscia Marini, ha convocato per martedì (alle 10, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini), a Perugia, la riunione del Comitato istituzionale dell’Umbria allargata ai sindaci dei Comuni maggiormente colpiti dal sisma del 24 agosto 2016. Del Comitato, presieduto dalla Presidente della Regione in qualità di vice commissario alla ricostruzione, fanno parte i presidenti delle Province interessate ed i quattordici sindaci dei comuni umbri della cosiddetta “area interna Valnerina”.

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