Terremoto in Umbria, Spoleto nel ‘cratere’

Confermate le indiscrezioni il Comune sarebbe il solo – tra gli umbri – a far parte (ma ci sono delle limitazioni) della lista dei nuovi 68 inseriti da Vasco Errani

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Ci sarebbe solo Spoleto, per quanto riguarda l’Umbria, tra i 68 Comuni che fanno parte del secondo – e ben più corposo – elenco di località inserite nel ‘cratere’ del terremoto in centro Italia. Vasco Errani, il commissario straordinario di governo alla ricostruzione avrebbe infatti deciso di portare a 130 il numero dei Comuni inseriti nell’elenco di quelli direttamente interessati, più che raddoppiando il numero totale, che era stato fissato in 62 e che potranno beneficiare dei provvedimenti del governo.

Il ponte delle Torri

Il ponte delle Torri

Spoleto Confermate, quindi, le indiscrezioni circolate in mattinata e relative all’Umbria, con l’inserimento del Comune di Spoleto – il sindaco Cardarelli aveva chiuso il ponte delle Torri in seguito alle scosse – ma il primo cittadino, raggiunto telefonicamente da umbriaOn non ha potuto confermare: «Stiamo aspettando anche noi di conoscere il testo ufficiale con le decisioni del commissario Errani», ci aveva detto.

Un estratto del testo

Un estratto del testo

La specifica Per il Comune di Spoleto – come per quelli di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno e Macerata – si legge però nel provvedimento proposto da Vasco Errani, «ferma restando l’applicazione delle misure di cui all’articolo 44 del D.L, 189/2016 (quello pubblicato il 17 ottobre; ndr), le misure a sostegno del reddito dei lavoratori, quelle in materia fiscale e contributiva del Titolo IV dello stesso decreto legge, saranno invece riconosciute esclusivamente in favore del soggetti effettivamente danneggiati che comprovino il danno subito mediante adeguata documentazione».

Il senatore Stefano Lucidi

Il senatore Stefano Lucidi

La conferma Il senatore del M5S Stefano Lucidi ha scritto sul suo profilo Facebook che «è confermato che il nuovo testo verrà inserito nel vecchio decreto come emendamento, e per quanto riguarda l’Umbria solo il Comune di Spoleto è stato inserito direttamente nella manovra. Da notare che il testo specifica esattamente che le misure a sostegno del reddito, in materia fiscale e contributiva saranno riconosciute solo in favore dei soggetti effettivamente danneggiati con documentazione comprovata. E su questo punto dovremo lavorare e al momento non resta che studiare a fondo questo testo e condividerlo con tutti i cittadini e gli operatori coinvolti direttamente o indirettamente dal sisma per poi passare a definire le modifiche necessarie e richieste dal nostro territorio».

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Norcia

Il decreto Il testo integrale del decreto del governo è stato intanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e conferma l’ammontare dei fondi disponibili: il ‘Fondo sociale per occupazione e formazione’ è rifinanziato di 228,3 milioni di euro per l’anno 2018 e di 19 milioni di euro per l’anno 2019.  Poi ci sono 412,54 milioni di euro per l’anno 2016; 346,11 milioni di euro per l’anno 2017; 280,7 milioni di euro per l’anno 2018;  62,4 milioni di euro per l’anno 2019; 41,9 milioni di euro per l’anno 2020;2 milioni di euro per l’anno 2021 e 0,14 milioni di euro per l’anno 2022; oltre a 418,54 milioni di euro per l’anno 2016 ai fini della compensazione degli effetti in termini di fabbisogno e di indebitamento.

IL TESTO COMPLETO DEL DECRETO

Foto di Alessandro Balsamino

Foto di Alessandro Balsamino

Il ‘cratere’ Il fatto di rientrare o meno nel ‘cratere’ sismico è di fondamentale importanza: all’interno del perimetro riconosciuti, infatti, saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, alle prime case e alle seconde case. Per chi si trova fuori dal cratere, invece, è previsto un risarcimento del 100% per le attività produttive, per le prime case e per le seconde case che si trovano nei centri storici. Per le seconde case al di fuori dei centri storici la copertura sarà del 50%.

L’assistenza La Protezione civile, intanto, ha aggiornato i dati relativi alle persone assistite, che in totale sono poco più di 24.000. In particolare, sono circa 13.000 gli assistiti in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc nel proprio comune, oltre 8.800 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno e più di 1.800 in strutture ricettive distribuite sul territorio. Restano, infine, assistite in tende poco più di 400 persone, una quindicina nella regione Lazio e i restanti in Umbria.

In Umbria gli assistiti sono poco più di 4.000: oltre 2.200 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, 206 in strutture ricettive sul territorio, circa 1.200 negli alberghi individuati in altre aree nella stessa Regione, sul lago Trasimeno e circa 400 assistiti in tenda.

 

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